Viterbo - È iniziata ieri, 30 ottobre, alle 21, al teatro dell'Unione, la stagione teatrale nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e Atcl – circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da Mic – ministero della Cultura e Regione Lazio.

Uno straordinario Giampiero Ingrassia, protagonista di “Doctor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza", nel doppio ruolo di Faust e Mefistofele, affiancato da Emy Bergamo e Mimmo Ruggiero, ha entusiasmato il folto pubblico presente in sala.
Tutti esauriti i posti in platea e quasi tutti I palchi.
Presenti allo spettacolo, fra gli altri, il questore Giancarlo Sant'Elia, il Comandante dell'Aves gen. Andrea Di Stasio e l'assessore alla Cultura del Comune di Viterbo Alfonso Antoniozzi.
È stato uno spettacolo coinvolgente, brillante e innovativo, arricchito da musica e ricche scenografie.

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Il bravissimo Giampiero Ingrassia, figlio di Ciccio, ha affrontato magistralmente la sfida di interpretare sia Faust che Mefistofele, usando due voci diverse e dando un’ulteriore conferma della capacità sceniche che lo hanno reso un interprete molto amato dal pubblico.
Il tema dell'eterna giovinezza è stato visto in modo nuovo.

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Anima e corpo, nella ricerca dell'eternità, diventano due elementi contrapposti e spesso fra loro inconciliabili. Più compare il declino dell’uno e più ci appare la saldezza dell’altro. Che nulla chiede anche se tutto pretende. Non c’è scampo, con il passare del tempo, per chi osa ancora credere nel mito dell’eterna giovinezza, diventata ormai un ricordo.
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Lo scrittore Goethe inventò una storia, subito diventata, come si dice oggi, "virale" per tutta l’umanità: sconfiggere i limiti dell’esistenza, vincere l’umanità con tutti i suoi gravami, per addentrarci in una dimensione diversa dove il piacere del corpo diventa il mezzo ed il fine di ogni esistenza. Un evento talmente inverosimile da sconfinare nel non senso, inteso come qualcosa di irraggiungibile. E poiché ogni cosa che non si raggiunge, stimola curiosità, alimenta ogni fantasia e ci consegna a una dimensione diversa rispetto alla normale condizione umana, ecco nascere il mito. Può forse l'amore darci il sogno di vivere oltre il tempo e lo spazio?

In effetti, in questa riscrittura del mito marlowiano, si dà spazio alla storia d’amore tra Faust e Margherita.

Il testo, scritto e diretto da Stefano Reali, vissuto anche a Viterbo, a tratti brillante, a momenti tragico, spesso anche comico e farsesco, è una riflessione sulla caducità dell’essere umano, e sull’impossibilità di accettare l’indifferenza a cui il mondo digitale sembra confinarci. Il nuovo incombe, ma rinunciare alle sensazioni e al contatto fisico non può renderci felici.

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Doctor Faust affronta, con ironia e sarcasmo, il dramma prometeico dell’uomo di ogni tempo, in continua ricerca dell’unica cosa che veramente gli importi: l’eterna giovinezza.

Wittemberg, Germania, 1580.
Johann Faust, un brillante studioso e alchimista alla ricerca dell’Eterna Giovinezza, stringe un patto con il demone Mefistofele, che gli propone di farlo rimanere perennemente giovane, e potentissimo, per ventiquattro anni.
Dopodichè Lucifero si prenderà la sua anima. Faust accetta, e con l’aiuto di Mefistofele viaggia nel futuro, per conquistare la fanciulla più pura del mondo, Margherita, e convertirla alla Lussuria.
Annoiato dall’eccessiva facilità con cui l’ha conquistata, Faust decide allora di tornare indietro di duemila anni, per corteggiare la donna più malvagia di tutti i tempi, Elena di Troia. Grazie al brillante e tragicomico aiuto di un Mefistofele che assomiglia sempre di più ad un Leporello, Faust/Don Giovanni conquista Elena, ma la sua seduzione è meno appassionante di quanto potesse aspettarsi. E così, deciso più che mai a conoscere il Male Assoluto, per contrattare con lui la vera Immortalità, Faust viaggia nel futuro, sempre accompagnato dal fido Mefistofele, arriva nel 2030, e si stupisce davanti ai Social, all’ Inquinamento, alle Fake News, e agli Influencer, in un mondo dove nessuno esiste “dal vivo”, ma solo sulla sua ombra digitale, ed il massimo oggetto di desiderio è inafferrabile, elettronico, ed è reso vivo solo dai followers.
Capendo che non può allearsi con il Male, né tantomeno combatterlo, Faust ha l’amara sorpresa di scoprire che i suoi viaggi nel tempo hanno consumato tutti i ventiquattro anni a sua disposizione.

Improvvisamente decrepito, vecchio, e stanco, proprio nel momento si sta preparando a dover lasciare la sua Anima, con un colpo di coda, e con l’aiuto di Mefistofele, che ormai gli si è affezionato, Faust riesce a beffare Lucifero, e a tornare alla sua esistenza “normale”. Ma è davvero finita?
O il Diavolo si sta riorganizzando, per reclamare ciò che gli spetta di diritto?

Ecco allora farsi strada il soffio vitale, per essere riscoperto. L’anima con una nuova consapevolezza. Contrapporsi per il suo stato impalpabile ed eterno al corpo ormai in preda ad una eternità in scadenza.

Margherita, innamorata di lui, è riuscita a inseguirlo attraverso i secoli, grazie alle sue preghiere al cielo. Faust è pazzo di felicità, ma ha l’amara sorpresa di scoprire che i suoi viaggi nel tempo hanno consumato rapidamente tutti i ventiquattro anni a sua disposizione. Improvvisamente diventato vecchio, e decrepito, Faust si è reso conto che la vera eterna giovinezza sta solo nell’amore. Ma è davvero troppo tardi, per poterlo vivere con la sua Margherita?

L'amore rende immortali, va oltre il tempo e lo spazio.