CIVITAVECCHIA - Giorgia Meloni stravince le elezioni e il centrodestra ha la maggioranza anche al Senato. FdI è infatti nettamente il primo partito italiano con il 26 per cento di consensi, seguito dal Pd  con il 19,4% (addirittura le prime proiezioni al Senato lo danno al 18,1%) e dall'exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano con il 16,5 per cento. Crolla invece la Lega all'8,5 per cento tallonata da Forza Italia data intorno all'8%. Queste sono le indicazioni che escono dagli exit poll e che danno il centrodestra avanti sia alla Camera che al Senato con la stessa forchetta tra il 41,5% e il 45,5%.

Il dato più importante è quello dei seggi: il centrodestra avrà una maggioranza autonoma anche al Senato. Gli exit poll indicano infatti una forbice che va da 111 a 131 seggi (maggioranza 101), più che sufficiente per governare senza temere "agguati" in aula o nelle commissioni.

Questo nonostante i numeri degli alleati di Giorgia Meloni non siano altrettanto lusinghieri: la lega di Salvini crolla all'8,5, mentre Forza Italia è  vicinissima alla lega con l'8 per cento.

II PROIEZ. TECNÈ SENATO: FDI 25,4%, PD 19,4% E M5S 17,2

II PROIEZIONE SENATO SWG: C.DESTRA 43,8%, C.SINISTRA 25.8%

MEDIA PROIEZIONI SKYTG24 CAMERA, STIMA SEGGI 113 FDI, 65 PD E 65 LEGA

I PROIEZIONE SENATO LA7, C.DESTRA TRA 105 E 125 SEGGI - C.SINISTRA TRA 35 E 50 SEGGI

PRIMA PROIEZIONE OPINIO-RAI CAMERA: FDI 25,3%, PD 19,5%, M5S 16% Lega all’8,5%, Forza Italia7,9%, Azione-Iv al 7,5%, Alleanza Verdi e Sinistra al 3.6%,+Europa al 3%, Italexit al 2%, Noi Moderati 1%, Impegno Civico0,7%, altre forze al 5%.

PROIEZ OPINIO RAI SENATO, FDI 66-72 SEGGI, PD 32-38, LEGA 29-35%, M5S 19-25 =Fi 16-22 seggi, Terzo polo 7-11, Verdi-Si 5-9 Noi Moderati 0-4, + Europa 0-2, altri 3-5.

 

ORE 2.03: GIORGIA MELONI SI PRENDE L'ITALIA

Il centrodestra si prende l’Italia. Dovrebbe, infatti, conquistare la maggioranza alla Camera e al Senato.

Secondo le prime proiezioni, Fratelli d’Italia traina la coalizione con il 26% in netta ascesa rispetto alle ultime politiche, la Lega crolla, a quanto pare, sotto i 10 punti percentuali all’8,5% e Forza Italia va oltre le aspettative quasi appaiata al partito di Matteo Salvini intorno all’8%, mentre i centristi di Noi moderati sarebbero sotto l’1%. Sta di fatto che le prime elezioni politiche della storia repubblicana a settembre danno il centrodestra al 43,8% contro il 25,8% del centrosinistra. Non finisce qui. C’è da registrare, secondo i primi dati, anche il rally per il M5S di Giuseppe Conte che otterrebbe un ottimo risultato con il 16%. Sotto i 20 punti percentuali il Partito democratico di Enrico Letta, tra il 18 e il 19%.

Male, invece, al debutto Impegno civico di Luigi Di Maio, dato sotto l’1%. Buon riscontro anche per l’Alleanza Verdi Sinistra, stando ai primi dati, che andrebbe al 3,5% (la prima senatrice eletta è Ilaria Cucchi) e per +Europa oltre il 2,5%. Buona la prima, ancora, per il Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che vola nelle grandi città come Milano, Roma e Firenze, ma non sfonda intorno all’8%. Quasi il 2%, ancora, per Italexit di Gianluigi Paragone.

All’Hotel Parco dei Principi nella Capitale, nel comitato elettorale di FdI, si respira aria di festa. «Noi volevamo andare al governo con la possibilità di governare e con quello che emerge dai primi dati gli italiani ci hanno dato questa possibilità», esulta il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida, secondo cui il partito di Giorgia Meloni, vera vincitrice di queste elezioni, è «forza trainante del centrodestra». Di tutt’altro tenore il clima in via Bellerio, dove le bocche restano per ora cucite. Eppure, il leader della Lega ha esultato anzitempo su Twitter dopo i primi exit poll, ringraziando gli elettori: «Centrodestra in netto vantaggio alla Camera e al Senato».

L’ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli, dal canto suo, parla di «tracollo» e chiede un congresso. Mentre c’è felicità in casa Forza Italia. Fonti azzurre parlano di «contributo determinante» dato alla vittoria del centrodestra e il leader Silvio Berlusconi viene descritto come «soddisfatto». D’altronde, «l’obiettivo - ripete ai suoi - era essere determinanti» e i primi risultati sembrano dargli ragione.

Il centrosinistra si lecca le ferite, invece, dopo la rottura del campo largo. Dal quartier generale pentastellato non si risparmiano critiche in direzione Nazareno. «Il Pd ha la maggiore responsabilità politica della vittoria della destra, perché ha chiuso la porta al M5S aprendola a tutti quanti e rimanendo poi solo con una pessima gestione di alleanze e coalizioni. Letta deve fare un grosso mea culpa», sbotta il vicepresidente Riccardo Ricciardi.

«È una giornata triste per il Paese ma siamo la prima forza di opposizione in Parlamento e la seconda forza politica. Faremo un’opposizione importante, abbiamo una grande responsabilità», le prime parole della capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani. Che prende la parola dal Nazareno, dove il segretario Enrico Letta segue lo spoglio insieme allo stato maggiore del partito.

Nel Terzo Polo si può parlare di missione compiuta a metà. Il 10% sembra lontano di almeno un paio di punti, il leader, Carlo Calenda, comunque è prudente e commenterà i risultati domani. «Mi vedete triste? L’unica cosa triste è che oggi abbiamo affermato che non esiste più il centrodestra, ma esiste la destra che ha vinto le elezioni, se i risultati saranno confermati», commenta a caldo il presidente di Iv, Ettore Rosato. E gli fa eco Maria Elena Boschi: «Dove Renzi è capolista, a Milano e in Toscana, siamo sulla doppia cifra. Come Italia viva e Azione siamo soddisfatti dei primi risultati. Mi pare che, dati alla mano, gli sconfitti siano Letta e Salvini».

(segue)