Quello che stavamo aspettando potrebbe diventare presto realtà. Ci riferiamo alle scelte che dovrà operare il Civitavecchia Calcio in fase di mercato. Giugno è il mese delle liste, dei sogni e dei sondaggi. Ed anche dei tanti nomi che circolano in giro per i campi, per le strade e per i bar, con la maggior parte che rimarrà solo una chiacchiera al fresco estivo. Ma la scrematura del direttore sportivo Daniel D’Aponte potrebbe essere già iniziata. RadioMercato indica come possibile acquisto di luglio per il Civitavecchia il centrocampista Federico Sevieri. È un nome che gli appassionati più fini di calcio regionale conoscono bene. Nell’ultima stagione lo abbiamo visto all’Unipomezia, squadra tra le maggiori delusioni dell’Eccellenza. E poi con l’Atletico Fiumicino dei record, che stravinse il campionato, perdendo però le due gare al Fattori contro Civitavecchia e Compagnia Portuale. Si tratta di un giocatore scuola Lazio, che conosce bene le categorie superiori. Infatti Sevieri ha nel proprio curriculum 72 partite disputate in serie C con le maglie di Savoia e Lumezzane, con un totale di 4000 minuti in campo. Ben 143 le presenze per lui in serie D, condite da quattro gol e otto assist, nelle esperienze con Fiumicino, Cynthialbalonga e Latina. Le prossime ore saranno fondamentali per capire se Sevieri potrà essere il primo nuovo arrivo in casa Civitavecchia e se potrebbero sorgere altri aspetti importanti. In attesa di capire cosa succederà per il calciomercato estivo, che prenderà il via ufficialmente il prossimo 1° luglio, ma che, in realtà, è iniziato anche prima del termine dello scorso campionato, è anche tempo di capire come sarà il progetto tecnico del nuovo allenatore nerazzurro Stefano Manelli, uno dei tecnici più giovani di tutta quanta l’Eccellenza, così come è anche Daniel D’Aponte, uno dei direttori sportivi meno anziani della massima categoria regionale. «Questa avventura arriva dopo un lungo periodo passato alla W3 Maccarese – afferma Stefano Manelli – e posso dire che mi stimola molto il fatto di rimettermi in gioco. Farlo in un nuovo ambiente e, soprattutto in un piazza come quella di Civitavecchia, può essere uno stimolo maggiore per far bene». Manelli si è sempre contraddistinto con i bianconeri con un gruppo coeso, dal bel gioco e dalla oculata organizzazione tecnico-tattica, con tanti giocatori che hanno fatto parte del roster per molti anni. «Mi fa piacere che molti degli addetti ai lavori riconoscano questa organizzazione nelle “mie” squadre allenate negli anni – riprende il mister – è sicuramente il frutto di un gruppo “sano” e, posso dire già da ora, che questo sarà il punto cardine da cui ripartire a Civitavecchia. Nel momento in cui si riesce a instaurare, costruire e vivere, un gruppo affiatato che condivida gli stessi principi e obiettivi, fa sì che tutto il sistema emerga poi in maniera organizzata. Questa è una cosa importante su cui punterò e mi auguro che lo facciano tutti i giocatori del Civitavecchia». Il prossimo campionato di Eccellenza sarà molto particolare e il livello tecnico potrebbe alzarsi, causa la discesa di nomi importanti del movimento laziale dalla serie D e con varie formazioni che hanno annunciato un mercato di grandi firme per poter salire di categoria. «Il campionato sarà uno dei più complessi degli ultimi anni – spiega Manelli – le big scese dalla serie D, di cui conosciamo bene il loro potenziale, mi fa pensare sì alla complessità ma, allo stesso tempo, che tutto dovrà poi essere riconfermato sul campo. Unico giudice rimane quel rettangolo verde, che “magari” smentirà quei pronostici iniziali fatti a bocce ferme». Su cosa altro può basarsi il Civitavecchia in vista della prossima stagione? «La presenza del pubblico e del tifo è uno stimolo molto forte – conclude Manelli - l’ho sottolineato immediatamente in uno dei primi incontri con la dirigenza. Andare al campo e sentire al proprio fianco dalle tribune una città, lì a spingere la squadra con cori e incitamenti, è sicuramente un fattore che porta maggiore entusiasmo e ci permette di dare quel qualcosa in più. È bello avere questo appoggio e sostegno».

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