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MARCO GRANDE
Era facile intuire che l'inizio del 2021 non avrebbe portato alcun cambiamento riguardo il mondo del calcio dilettantistico. Intanto, al momento attuale, fino al quindici gennaio prossimo resta confermata alle varie società la possibilità di consentire allenamenti ai propri giocatori in forma strettamente individuale, nel pieno rispetto del distanziamento fisico: tutto questo, tradotto, significa che partitelle in famiglia e vari schemi devono ancora attendere e lasceranno spazio alle varie corse o tutt'al più ai tiri in porta, privando di fatto questo sport della sua parte essenziale. In teoria, però, a partire dal giorno sedici del mese corrente si dovrebbe tornare a fare sul serio a distanza di ormai svariati mesi dall'ultima volta: come anticipato nel corso della passata settimana, infatti, potrebbe essere possibile tornare ad allenarsi come si è sempre fatto e, tra l'altro, le ultime due settimane di gennaio sarebbero quelle atte a garantire una vera e propria preparazione per i vari team, visto e considerato che c'è tanta ruggine dopo questo periodo di inattività forzata. Poi, dal tre al tredici febbraio, si potrebbe tornare a giocare partite ufficiali, con le gare di recupero che verrebbero disputate proprio in quei giorni. Il 14 febbraio, invece, dovrebbe sancire la ripresa effettiva dei tornei. Utilizzare il condizionale in un contesto del genere, tuttavia, è d'obbligo in quanto solamente i prossimi giorni saranno quelli decisivi al fine di rendere note le decisioni del governo che, di fatto, avranno una certa rilevanza anche per quanto concerne il mondo del dilettantismo. Il Dpcm che entrerà in vigore questo sabato, quindi, stabilirà se proseguire con le misure restrittive già precedentemente applicate o se allentare la pressione e, conseguentemente, concedere alle regioni in zona gialla la ripresa delle attività sportive. Dal clima che circola, però, sembra obiettivamente improbabile che le date precedentemente stabilite dal CR Lazio coincidano con l'effettiva ripartenza del calcio locale: per quanto concerne nello specifico la situazione della regione laziale, poi, sono ancora tanti i contagi, in grado di intensificare ulteriormente i dubbi. In caso di ok per ritornare a giocare, tra l'altro, ci sarebbe anche il discorso inerente a come incastrare in un lasso di tempo tanto limitato il maggior numero possibile di partite: nasce di fatto l'idea di terminare la stagione con il solo girone di andata disputato, anche se tutti questi discorsi saranno validi solo nel caso in cui siano palesi le condizioni per riprendere. In casa Vecchia, intanto, il gruppo ha iniziato a metabolizzare le partenze di Catracchia e Leone, addii sui quali ha inciso molto l'emergenza sanitaria. A parlare per i nerazzurri è il numero uno del club Patrizio Presutti: «Nella finestra di dicembre - afferma - abbiamo dovuto salutare due giocatori importanti ma, al contempo,non abbiamo ufficializzato alcun acquisto, questo a causa del fatto che penso sia inutile parlare di mercato quando ancora non è neanche certo se ritorneremo in campo. Sulla ripresa del torneo, invece, da cittadino mi dichiaro molto dubbioso circa il proseguimento: nonostante sia arrivato il vaccino non ho visto forti miglioramenti. Ci aspettiamo però di tutto, consci del fatto che se magari tra un mese la situazione dovesse migliorare ci sarà tanta voglia da parte nostra di continuare il nostro cammino, il quale mi auguro termini con le doppie sfide, ritenendo ingiusto qualsiasi altro tipo di format impiegato per garantirne la fine». Il calcio regionale è pronto dunque al riscatto, Covid permettendo.