Partita intensa, combattuta e spesso nervosa quella andata in scena al Tamagnini, dove il Civitavecchia ha superato l’Astrea per 3-2 al termine di una sfida ricca di episodi e colpi di scena. I nerazzurri di Massimo Castagnari, reduci dal successo sul Tor Sapienza e in piena corsa per il vertice, arrivavano alla gara da terzi in classifica: con questa vittoria, resa ancor più pesante dal contemporaneo ko della Monti Prenestini, Funari e compagni salgono ora al secondo posto.

L’avvio è scoppiettante. Al 13’ arriva il primo acuto dei civitavecchiesi: splendida azione orchestrata da Fatarella e finalizzata da Oduamadi, che si riscatta dopo aver fallito un rigore in precedenza. Al 24’ arriva anche il raddoppio: De Costanzo inventa l’assist e Luciani insacca con freddezza per il 2-0. L’Astrea, squadra romana della Polizia Penitenziaria, non ci sta e reagisce con decisione. Al 31’ Portone riapre la gara, poi al 38’ Raho completa la rimonta firmando il 2-2. La ripresa resta vibrante. Al 27’ Mocanu ha sui piedi la palla del vantaggio, ma da dentro l’area calcia incredibilmente fuori. Al 32’ i nerazzurri protestano animatamente per un gol annullato per fuorigioco, episodio che aumenta la tensione e mette alla prova la concentrazione della squadra. Ma il Civitavecchia continua a spingere, trovando il 3-2 al 39’: è proprio Mocanu a griffare il gol partita, stavolta con un destro preciso che fa esplodere il Tamagnini. Oltre ai marcatori, da segnalare la prova di carattere di tutto il gruppo: i civitavecchiesi hanno saputo reagire al doppio svantaggio temporaneo, mantenendo lucidità e organizzazione tattica anche nei momenti più delicati. I ragazzi di Castagnari dimostrano così di avere la giusta mentalità per competere fino alla fine in un girone A di Eccellenza sempre più combattuto. Nel finale, la difesa regge con ordine e concretezza, permettendo al Civitavecchia di conquistare tre punti fondamentali e consolidare il proprio ruolo di protagonista nella corsa alle posizioni di vertice. Va anche detto che alcuni episodi arbitrali, dubbi, non stavano consentendo al Civitavecchia di uscire con i tre punti in tasca. E non è la prima volta che accade, basti pensare a quanto avvenuto in altre partite, su tutte quella di Pomezia. Di sicuro, dando uno sguardo complessivo, la bilancia non pende a favore dei civitavecchiesi e non è nemmeno pari. Ma oggi è il giorno della festa dei nerazzurri e delle speranze da riporre per i prossimi appuntamenti.

«Abbiamo dominato in lungo e in largo - afferma il direttore sportivo Marco Angelocore - loro non sono mai stati pericolosi ed hanno segnato per due nostri disattenzioni. Abbiamo dimostrato di essere forti, nella ripresa si è giocato ad una porta, forse la miglior partita per numero di occasioni. I ragazzi hanno dimostrato grande cuore. Ci siamo espressi in maniera ordinata, cosa riuscita grazie al cuore. Il pubblico è stato l’arma in più, questi giocatori sanno farsi amare».

«Siamo partiti benissimo - dichiara il difensore Alex Gagliardini - poi credo che ci siamo adagati. In un modo e nell’altro abbiamo disputato un gran secondo tempo, è un successo che vale molto anche guardando la classifica. La cosa più bella di questa partita è stata l’abbraccio, che dimostra che siamo un grande gruppo e questo si nota ogni domenica, abbiamo l’un l’altro tanto affetto. Ora pensiamo solo alla Sorianese, non dobbiamo fare altri discorsi se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo».

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