È stato svolto dalla Artù presso l'istituto "Stendhal" un progetto inclusivo innovativo, ovvero il baskin. Questa disciplina presenta ovviamente spunto dalla pallacanestro, ma attraverso un sistema di conteggio particolare, permette l'integrazione di ragazzi con disabilità assieme a ragazzi normodotati. Il suffisso "in" del baskin sta proprio per inclusività.

«Grazie all'istruzione di scienze motorie Simone Crescentini - racconta il presidente della Artù Riccardo Pieri - e la collaborazione con le referenti della funzione strumentale D'angelo e Lavinio e, soprattutto, della dirigente scolastica professoressa Maria Federici - siamo riusciti a svolgere questo progetto sportivo, in cui i ragazzi partecipanti hanno mostrato una particolare attenzione al più debole. Di questi tempi, è una cosa bellissima».

«È un progetto - esordisce la dirigente scolastica Maria Federici- realizzato nell'ambito del PNRR nella lotta alla dispersione scolastica. Abbiamo così coniugato la lotta alla dispersione all'inclusività grazie a questo progetto innovativo che spero possa ripetersi nei prossimi abbi scolastici». Diversi i ragazzi coinvolti che, sotto la guida dell'istruttore Simone Crescentini, si sono dati battaglia nella dimostrazione finale, senza perdere di vista l'obiettivo dell'inclusività.

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