TARQUINIA - Il presidente del circolo Casetta Bianca che ha gestito la piscina comunale di Tarquinia fino al 31 gennaio tuona contro le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo rispondendo a tono all’ex delegato allo Sport Sandro Celli , dell’ex amministrazione Mazzola.
“Le consiglio di farsi un esame di coscienza - afferma Massimo Passalacqua - prima di emettere sentenze sulla piscina comunale e colgo l'occasione per puntualizzare alcune cose. Gli impianti tecnologici della piscina sono sotto dimensionati, inefficienti e installati non correttamente; e per questo chiederemo una c.t.u. nelle sedi opportune”. “Ma lei - tuona Passalacqua - dove era quando in qualità di delegato allo sport la piscina veniva consegnata al Comune? Solo noi sappiamo quello che abbiamo penato per gestire la piscina, offrendo sempre il miglior servizio possibile fino all’ultimo giorno e rischiando il crack finanziario”.
“Di tutte le problematiche legate alla piscina, - aggiunge il presidente di Casetta Bianca - lei era perfettamente al corrente perché tutte le nostre molteplici comunicazioni al Comune, che sono agli atti, contenenti appelli domande, considerazioni, suggerimenti e report sono finite nel cestino. Allora come ora gli amministratori della cosa pubblica hanno latitato e la piscina non sembrava essere cosa che li riguardasse”.
“Noi negli anni in cui la sua giunta era alla guida della città con lei delegato allo sport - dice Passalacqua -?non l'abbiamo mai vista in piscina. Ricordiamo che anche ai tempi della sua giunta a noi è stato negato il contributo per le associazioni sportive solo perché la nostra sede legale a Roma; a noi è stata negata una fermata del bus navetta; a noi sono state negate le convenzioni con le scuole e per i centri ricreativi estivi; a noi è stato negato il diritto di vedere chiuse le piscinette gonfiabili abusive installate nel territorio comunale ove si svolgevano, sotto gli occhi di tutti, corsi di scuola nuoto e acquagym sine titulo e così via discorrendo. Lei avrebbe fatto meglio a mobilitarsi prima e non ora in nome e per conto dello sport come strumento di salute benessere e sviluppo sociale, tentando di promuovere fin da subito verso la cittadinanza la cultura natatoria”.
“I 1000 iscritti di cui lei parla - conclude Massimo Passalacqua - si sono dimezzati dopo i primi sei mesi e certamente non per carenze gestionali ne tantomeno per incompetenza e poca professionalità dei nostri collaboratori. Facciamo infine presente che la nostra replica è apolitica e vorremmo davvero essere tenuti fuori da queste beghe. Essa infatti si rivolge indistintamente a tutte le giunte che si sono succedute al Comune di Tarquinia compreso da ultimo il commissario straordinario. Lasciateci per favore lavorare in pace per lo sport in cui sinceramente crediamo”.