di PAOLO LA ROSA

In una pallanuoto moderna sempre più competitiva, dove forse giustamente la dimensione del ‘‘merchandise’’ sta assumendo un valore fondamentale, sembra doveroso menzionare un ‘‘artigiano’’ della pallanuoto italiana. Stiamo parlando ovviamente del talento indiscusso Diego De Rosa e del suo speriamo, momentaneo, allontanamento dalle scene agonistiche nazionali. Attaccante di livello, classe ‘70, 180 cm per 85kg, De Rosa è stato per anni protagonista delle maggiori realtà pallanuotistiche nazionali, autore, praticamente, sempre di performance superlative. Campione d’Italia con la Snc categoria allievi nel 1985, esordisce nella massima serie due anni dopo, nell’’87, sempre in Snc, segnando una doppietta al Bogliasco.Nella stagione ‘89/’90 ancora in serie A, ancora con i rossocelesti, sette le reti per il giocatore. L’anno dopo, in B, con l’ Argentario firma 47 reti alle spalle dell’ungherese Imre Budavari, (‘‘Palombella Rossa’’, tracciando un parallelo cinematografico ndr).Nel ‘92, col Torino ‘81, è il protagonista della promozione in A2, con 37 segnature. L’anno successivo, con i Castelli Romani è il capocannoniere della B, con 67 gol, davanti a nomi come Maksimov e Tucac. Sale in A2 col Palermo, dove nel’94 segna 18 reti. I successivi due anni rappresentano per l’attaccante il ritorno nella pallanuoto d’Elite, con un certo Leonessa Brescia, il primo anno realizza 45 segnature, dietro al fenomeno nazionale Jugoslavo Paskvalin, il secondo anno, sempre con il Leonessa mette a segno 20 gol. Nel ‘97, ancora Torino ‘81, in serie A2, dove è il massimo marcatore con 70 reti, davanti ad un altro bomber di razza, il rumeno Vlad Hagiu. Stagione ‘98/99 in forza all’ Anzio Vetor, realizza 47 reti e l’anno successivo di nuovo col Torino targato Osra segna 50 reti, sempre in serie A2.
Il 2000 è l’anno del ritorno tra le file Snc, in A2, 20 i gol. Nel biennio successivo è protagonista, insieme a Cattaneo e Rinaldi della ricostruzione agonistica della storica società Libertas Dino Rora, che col Torino ‘81, rappresentano la massima espressione della pallanuoto piemontese, 96 le reti nelle due stagioni, capocannoniere il primo anno. Nel 2004, in forza al Latina contribuisce ad implementarne lo spessore tattico. Dopo l’esperienza pontina, Tolentino, e Tirrena. L’apparente mancanza di ingaggi e di stimoli, ad oggi, costringe un giocatore di livello ed esperienza come Diego De Rosa a rimanere in una realtà di livello.