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CIVITAVECCHIA – Prima riunione del Consiglio di amministrazione dell'agraria retto dal presidente Menotti De Michelis. Una seduta che sa di nuovo inizio, lontani da romantiche immagine retoriche infatti i consiglieri si sono riuniti per eleggere gli assessori e fare il punto della situazione che, per stessa ammissione del presidente De Michelis non è certo rosea. «Stiamo cercando di quantificare quanto non lo sia insieme al nostro commercialista incaricato – ha detto -, è chiaro che siamo in una fase di studio e non poteva essere altrimenti a 15 giorni dalle elezioni. Quello che ho detto durante la riunione (venerdì sera, ndr) è che faremo un bilancio dettagliato che sarà certificato da un revisore dei conti, cosa che era stata eliminata dalla precedente amministrazione».
Franco Barlafante sarà il vicepresidente e assessore a campagna e bestiame, Paolo Gorla a Usi civici e affari istituzionali, Francesca Corvi all'Ambiente ed Emanuele Dell'Anno a Lavori pubblici e personale. Questa è la squadra scelta da De Michelis per la tanto auspicata inversione di rotta per l'ente di viale Baccelli, troppo spesso in questi anni al centro di feroci polemiche per la gestione degli Usi civici. Proprio in questo campo arriva il primo segnale di cambiamento, la prossima settimana infatti sono previste due case inerenti il gravame, due cause in cui la precedente amministrazione dell'Agraria ha fatto opposizione.
«Noi – ha detto De Michelis – ci ritireremo, questa sarà la nuova Agraria». Basta avvocati e trasparenza al massimo, una linea d'azione apprezzata anche dalla minoranza presente nel Cda. «Ho trovato la massima collaborazione da parte di tutti. Faremo una valutazione approfondita sotto ogni aspetto. Infine dal 15 maggio riapriremo le iscrizione a socio dell'Università agraria di Civitavecchia con la possibilità, per chi ritenesse di essere stato ingiustamente privato del titolo di socio, di scrivere una lettera per richiedere di essere riammesso. Le valuteremo tutte».
Sicuramente c'è determinazione, ora bisognerà attendere che la nuova governance termini di fare i “conti” per avere la contezza della reale situazione economica dell'ente che, finalmente, dopo dieci anni è andato ad elezioni.
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