Tra le varie proposte sul tavolo per ridare luce al PalaGalli, nel corso del tavolo organizzato nei giorni scorsi dal Comune a Palazzo del Pincio con le associazioni locali, si è parlato anche di project financing, attraverso l’imprenditore locale Ivano Iacomelli, presente all’incontro in quanto consigliere d’amministrazione della Snc. Una situazione che ha trovato il placet di alcune società presenti, ma non quello della Nautilus, che si dice scettica sulla possibilità.

«Nel corso della riunione si è parlato anche della possibilità di avere spazi acqua alla piscina di via Maratona – spiega Lisi, nel corso di un’intervista che potete seguire sul canale YouTube di Civonline – soprattutto per gli allenamenti delle giovanili, visto che rischiano di fare anche loro tanti chilometri per svolgere l’attività. Non vedo un cammino molto chiaro. Stiamo aspettando i bandi per PalaGalli e la piscina di largo Galli. Si è parlato anche della possibilità del project financing, per noi non è un’opportunità percorribile.

Quanto proposto dall’amico Ivano Iacomelli non ci convince, anche motivando il progetto. Iacomelli è un manager, che ha fatto parte della storia dello Stadio del Nuoto per vent’anni, e vanta una serie di fallimenti sportivi, che sono oggettivi e di cui ne stiamo ancora pagando i danni. Se l’impianto è in queste condizioni, non è solo per quanto avvenuto negli ultimi anni della gestione della Nc, ma parte da molto lontano. Il project financing non può garantire lo sport alle associazioni locali ed a tutti quanti.

Privatizzare un impianto che è il più importante a livello economico e non solo, ma anche per il rispetto della storia, visto che è stato costruito grazie agli sportivi che tanto hanno dato al mondo della pallanuoto. L’amministrazione comunale deve trovare una soluzione pubblica e non privata, perché il privato poi ovviamente pensa a sé e non alla collettività. La proposta di Iacomelli non può risolvere la problematica dello Stadio del Nuoto.

La stagione sportiva è praticamente saltata, il PalaGalli non aprirà a breve, ormai bisogna organizzarsi al di fuori di Civitavecchia, così come abbiamo fatto noi, in quanto per le gare di serie A1 si farà tutto a Viterbo, anche per non complicare i piani delle squadre da tutta Italia che dovranno venire a giocare qui. L’amministrazione comunale deve fare delle valutazioni, è troppo semplice e riduttivo dire che non ci sono soldi e capire perché si sia arrivati a questo punto. Ci vogliono prospettive nuove.

Gli impianti sportivi sono tutti in difficoltà. Il Comune deve attivarsi per dare un sostegno a tutti, come ad esempio fatto quando è crollato il tetto della piscina di via Maratona. Ci vogliono persone capaci e responsabili per dare vita ad una nuova era dell’impiantistica pubblica. Non saremo presenti a Sport in Piazza, sarebbe inutile farlo visto che non sapremmo cosa proporre ai ragazzi ed alle famiglie che verranno all’evento. Non avrebbe senso».

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