LADISPOLI - Si gioca molto il Ladispoli domani al Don Pino Puglisi. Contro il Montespaccato sarà dura ma mister Puccica non perde le speranze e, come detto alla vigilia, proverà a mantenere lo stesso atteggiamento di sempre, con personalità e con il gioco manovrato. Finora sono mancati i risultati, e anche questo è stato detto. Due giornate, due sconfitte. Ma in entrambe le gare l’Academy avrebbe meritato molto di più, soprattutto domenica scorsa all’Angelo Sale contro Audace. La squadra fa fatica a segnare. In 7 gare tra amichevoli e campionato ha realizzato un misero gol con Pagliuca. Troppo poco. Domani si volta comunque pagina. Diversi rebus da sciogliere per quanto riguarda la formazione. D’Angeli sarà il portiere titolare con i tre difensori centrali di fronte che saranno Ranieri, Paganetti e Roberto Colace. Nessun dubbio sugli esterni: Aracri a destra e Buonanno a sinistra. Gli interrogativi sono a centrocampo. De Angelis ha recuperato (non invece Reinkardt) e assieme a Paganetti è in pole per la linea mediana. Alessandro Colace dovrebbe agire dietro alla coppia Pagliuca-Pelizzi con Tiberi che potrebbe anche giocare dal primo minuto. L’arbitro del match sarà Matteo Fumi di Ciampino, coadiuvato dagli assistenti Ciufoli e Spinetti di Albano Laziale. Il fischio di inizio è previsto alle ore 11. Il Montespaccato ha perso domenica con il Rieti di bomber Rossi e ha voglia di riscatto. Anche per questo i ladispolani dovranno fare molta attenzione a non concedere campo ai romani già vittoriosi con il Ladispoli in una amichevole estiva giocata al Sale. Poi ci sarà da pensare anche alla Coppa Italia. Nel sorteggio l’Academy ha pescato la Luiss. Si prevede un doppio confronto equilibrato con la formazione romana. L’andata ci sarà mercoledì, mentre il ritorno mercoledì 4 ottobre. «Questa squadra l’avevo incontrata lo scorso anno quando allenavo la Polisportiva Cimini - ha commentato Puccica - hanno dei giocatori importanti ex Lazio. Noi ci proveremo sempre a giocare, come abbiamo fatto finora poi sarà il campo a dare il suo verdetto».

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