Il bubbone è scoppiato. La chiusura anticipata del PalaGalli per dare il via ai lavori di manutenzione attesi da tanto, troppo tempo, ha messo in luce altre vicende che incidono sui rapporti dalle parti di viale Lazio. Infatti, lo stop alle attività, avvenuto in maniera anticipata rispetto al 10 giugno, che era la data scelta per la partenza, ha creato delle difficoltà, soprattutto pensando al fatto che questo fine settimana, da venerdì a domenica, era previsto il campionato nazionale Acli, con la presenza di oltre 400 atleti da tutta Italia. Stando alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore, il Comune si sarebbe adoperato per trovare un’alternativa, prima alla piscina comunale di via Maratona, ma il “no” è giunto pensando al fatto che non è in grado di ricevere così tanta gente. Quindi Palazzo del Pincio ha provato a farla lo stesso al PalaGalli, posticipando il via ai lavori al 23 giugno, come evidenziato in una pec inviata il 29 maggio alla Nc, che gestisce la struttura. E qui si è registrata la presa di posizione del club rossoceleste, che ha risposto dichiarando di non essere disponibile alla proroga e di voler mantenere fede “in quanto ulteriormente gravosa dal punto di vista economico di gestione”. Inoltre, la Nc ha annunciato, il 31 maggio, di aver richiesto l’interruzione del servizio di fornitura d’acqua “a causa dell’impossibilità di sostenere il piano di rientro prospettato da Acea, in quanto troppo oneroso rispetto alla capacità economiche dell’associazione sportiva”. Nel documento c’è anche scritto che non è stato possibile rispettare il piano di rientro dai debiti accumulati, che risalgono addirittura al 2018, giudicati prescritti, e che la Nc non è in grado di sostenere per difficoltà economiche. È stato scritto nero su bianco che “la Nc chiede di interrompere il servizio e di procedere alla chiusura del contratto, per cessazione attività, chiedendo anche l’interruzione del servizio di fornitura acqua dal 31 maggio”. Parole e frasi che non sono proprio una boccata di ottimismo in vista del futuro dell’impianto, che ora ha chiuso, con i disagi che riguardano tutti gli enti interessati, e non si sa come e quando riaprirà. Intanto sulla vicenda è intervenuto anche il Comune, che ha voluto fare chiarezza. “In merito alla situazione verificatasi presso lo Stadio del Nuoto – PalaGalli e alle notizie emerse attraverso la stampa locale e le segnalazioni delle associazioni sportive, l’Amministrazione comunale ritiene doveroso ricostruire e chiarire con precisione quanto accaduto, sulla base delle comunicazioni ufficiali intercorse. In data 16 maggio 2025, con PEC prot. n. 0044910/2025, l’Amministrazione comunale ha comunicato formalmente al gestore che, in base al cronoprogramma trasmesso dalla società Euroambiente (incaricata dell’intervento di efficientamento energetico dell’impianto, nell’ambito del progetto finanziato con fondi PNRR), l’inizio dei lavori era previsto per il 10 giugno 2025. A decorrere da tale data, l’impianto avrebbe dovuto essere interdetto a tutte le persone non addette ai lavori di riqualificazione. Successivamente, in data 26 maggio 2025, il gestore ha risposto tramite PEC prot. n. 0047061/2025, evidenziando che la chiusura dell’impianto avrebbe comportato la sospensione di numerose attività sportive già programmate, con conseguente diminuzione degli introiti legati ai corsi in essere e agli spazi acqua già concessi a terzi. Nella stessa comunicazione, il gestore confermava comunque che dal 9 giugno, al termine dei campionati nazionali di nuoto organizzati da Sport ACLI Roma, l’impianto sarebbe stato chiuso al pubblico e al personale non coinvolto nei lavori, in ottemperanza alla richiesta dell’Amministrazione. Tuttavia, in data 29 maggio 2025, con PEC prot. n. 0048250/2025, l’Amministrazione ha informato il gestore che, a seguito di un’interlocuzione con Città Metropolitana, determinata da alcune esigenze di natura agonistico sportiva, e a valle di un riscontro positivo da parte ditta aggiudicataria dei lavori all’Ente metropolitano, l’avvio del cantiere era stato posticipato al 23 giugno 2025. Il 3 giugno 2025, con PEC prot. n. 0048717/2025, il gestore ha comunicato la propria decisione in merito, specificando che – pur apprezzando l’iniziativa dell’Amministrazione, definita “non richiesta né concordata” – ribadiva la chiusura dell’impianto a partire dal 10 giugno, adducendo ragioni di carattere economico. Alla luce di quanto sopra, si evince che nessuna attività di cantierizzazione né di dismissione delle attività natatorie è stata concordata con l’Amministrazione, né tantomeno comunicata prima del 10 giugno. In data 4 giugno, l’Amministrazione è stata informata dai media, dalle associazioni sportive locali, che non era più possibile entrare all’interno dell’impianto e svolgere attività sportiva e dal vicepresidente nazionale delle ACLI Luca Serangeli e dal referente di zona, circa difficoltà logistiche relative allo svolgimento delle gare ACLI, previste per il 6, 7 e 8 giugno presso lo Stadio del Nuoto – PalaGalli. L’Amministrazione, non appena ricevuta notizia della situazione, si è immediatamente attivata con gli uffici competenti per ricostruire i fatti con precisione e accertare eventuali discrepanze o iniziative non autorizzate o non comunicate, al fine di garantire trasparenza, tutela delle associazioni sportive coinvolte e pieno rispetto delle procedure stabilite e delle convenzioni in essere. Seguiranno ulteriori aggiornamenti in base all’esito delle verifiche in corso”.

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