[caption id="attachment_400847" align="alignleft" width="251"] L'ex nuotatore azzurro Damiano Lestingi[/caption]
Gli anni ’70 furono anni difficili. Non solo in Italia con gli anni di piombo. Gli Stati Uniti riconoscevano solo la Cina Nazionalista, quella di Formosa (come la chiamavano i colonizzatori portoghesi), l’odierna Taiwan. La Cina comunista, alle dipendenze di Mao, era ancora un paese tabù. Nessun politico americano aveva collaborazioni con i cinesi. Un pallina da ping-pong, però, cambiò tutto. Nel 1971 erano in programma i campionati del mondo di tennis tavolo a Nagoya, città giapponese con poco più di 2 milioni di abitanti. Due formazioni, Cina e Usa, non avevano nessun tipo di relazione, neanche diplomatica. Un atleta americano, Glenn Cowan, si fermò per allenarsi in un palazzetto dello sport al fine di mantenere la forma fisica in vista della prossima partita. Quando un impiegato dell’impianto gli comunicò che stava per chiudere, Cowan si accorse di essere rimasto da solo. Salì sull’unico bus rimasto, e una volta sopra, capì che era il mezzo dedicato alla squadra cinese. Cercò, imbarazzato, un posto nell’ultima fila. Il campione del mondo cinese Zhuang Tse-Tung per superare l’impasse, rovistò nella sua borsa e gli regalò un piccolo pezzo di arazzo fatto da artigiani pechinesi. Quando arrivarono all’hotel degli americani, una folla di giornalisti, avvisati dell’inconveniente, accerchiò Cowan. Lui corse nell’emporio dell’hotel, comprò una t-shirt con la scritta “Let it be”, tornò indietro e la regalò al campione cinese come souvenir. Questo evento fu fotografato da alcuni fotoreporter e alla precisa domanda del giornalista: “Vorrebbe, signor Cowan, visitare la Cina?” lui rispose entusiasta “Certamente”. La foto fece il giro dei giornali e del mondo. Arrivò persino nelle mani di Mao. Il rivoluzionario, da sempre contrario all’apertura verso l’occidente, riflettendo sulla foto dei due atleti, mutò completamente atteggiamento. A causa anche del deterioramento del rapporto diplomatici con l’Unione Sovietica, invitò subito gli americani in Cina. Pochi giorni dopo, un delegazione americana di ping pong fece visita nella Cina Maoista aprendo una breccia nei politica estera. Nel febbraio 1972 il presidente Richard Nixon fece ufficialmente visita a Mao, per quello che ancora oggi viene ricordato come il first day delle relazioni Usa-Cina. Partì tutto da una pallina di ping pong.
A cura di Damiano Lestingi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La diplomazia del ping pong
9 giugno, 2022 • 18:50