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Il vento del cambiamento soffia forte sul campo Piero Garbaglia. La nuova stagione del Fiumicino Women è alle porte, e con essa arrivano volti nuovi, energia fresca e tanta voglia di crescere. A dare il via ufficiale ai lavori, ben quattro innesti: Kristel Paniconi, Swaziland Spada, Arianna Asaro ed Emma Detomaso. Quattro nomi, un solo obiettivo: contribuire alla crescita del progetto rossoblu nella stagione 2025-2026. In un momento storico in cui il calcio femminile italiano sta vivendo una fase di espansione e consolidamento - sia a livello mediatico che strutturale - realtà come quella dell’FSC26 Women si inseriscono come veri e propri laboratori di talento e passione. Quest'ultimi, capaci di attrarre giovani atlete determinate a lasciare il segno.
TRE SETTIMANE DI OPEN DAY. Per chi volesse avvicinarsi a questo mondo in fermento, la compagine aeroportuale ha messo a disposizione tre settimane di open day. Un’opportunità imperdibile per conoscere da vicino lo staff, le giocatrici e l’ambiente che si sta costruendo intorno al club. Un’occasione per ragazze di tutte le età di provare l’esperienza del calcio in un contesto serio, inclusivo e ambizioso. Non è un caso che sempre più società stiano investendo nel settore femminile. La crescita degli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti: dalla visibilità in tv alla professionalizzazione delle Serie A e B, fino all’aumento delle iscrizioni nei settori giovanili. Il Fiumicino Women è in linea con questa tendenza, puntando su una formazione non solo atletica, ma anche valoriale, dove spirito di squadra, rispetto e determinazione diventano pilastri imprescindibili.
IL CALCIO FEMMINILE NON È PIÙ IL FUTURO: È IL PRESENTE. Grazie all'arrivo di Paniconi, Spada, Asaro e Detomaso, il team rossoblù mostra di voler fare sul serio. Volti nuovi, ma con la fame giusta per affrontare un'annata che si preannuncia ricca di sfide e opportunità. Con progetti come quello del Fiumicino Women, il calcio femminile dimostra di essere ormai una realtà consolidata. E il messaggio è chiaro: il talento non ha genere, ha solo bisogno di spazio per crescere. E quel campo - il Garbaglia - sarà il palcoscenico su cui queste nuove protagoniste inizieranno a scrivere il prossimo capitolo della loro storia sportiva.
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