FIUMICINO – Anche il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Civitavecchia su presunti appalti pilotati. Al centro del secondo filone d’indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza di Roma figurano l’affidamento per le luminarie (173mila euro alla società AM eventi e luminarie srl di Antonio Scarpelli e un presunto fittizio alla pro loco di Pino Larango per 70mila euro) e una serie di finanziamenti per l’organizzazione di eventi estivi a Fregene, Passoscuro, Torre Clementina Aranova.

Il primo cittadino, che ha già espresso piena disponibilità a collaborare con la Magistratura, sarà sentito lunedì in Procura. Secondo quanto appreso, a tirarlo in ballo sarebbe stato il dirigente comunale Massimo Guelfi (ai domiciliari) nel corso del suo interrogatorio. Ci sarebbero anche alcune intercettazioni che farebbero riferimento al sindaco.

Come ormai noto, nell’inchiesta sono finiti l’ex assessora alla Cultura Federica Poggio e l’assessore al Commercio Raffaele Biselli, raggiunti dall’obbligo di firma, ai quali viene contesta il reato di turbata libertà degli incanti. 

LA VERITA’ DEL COMUNE

«Quando emergono vicende in cui le responsabilità personali si intrecciano con il funzionamento delle istituzioni, è doveroso fare chiarezza e garantire la massima trasparenza ai cittadini. Per questo l’amministrazione comunale di Fiumicino intende precisare alcuni aspetti in merito alle inchieste giudiziarie in corso, nell’interesse dei cittadini che hanno diritto a un’informazione corretta e completa». E' quanto si legge in una nota stampa del Comune di Fiumicino.

«Le ricostruzioni apparse su alcuni organi di stampa - prosegue l'amministrazione - presentano i fatti in modo parziale e confuso, generando un quadro non corrispondente alla realtà. La Procura di Civitavecchia ha distinto due filoni d’indagine, riferiti a periodi diversi che coinvolgono soggetti e circostanze differenti: il primo, relativo agli anni 2016-2023, periodo in cui l’attuale amministrazione non era in carica; il secondo, relativo agli anni 2023-2025. Alcuni mezzi d’informazione hanno lasciato intendere, invece, che l’intero carico di accuse fosse rivolto all’attuale amministrazione, soprattutto per quanto riguarda il presunto favoritismo nell’ambito di appalti per un valore di 4.1 milioni di euro, al quale questa giunta è del tutto estranea".

“Per il primo filone 2016-2023, l’indagine, - spiegano ancora dall'amministrazione - avviata a seguito di una verifica fiscale, si ipotizza un sistema di false fatturazioni per oltre 1,46 milioni di euro più IVA a favore di enti e associazioni operanti nei settori sociale e dello spettacolo. All’interno di questo filone è emerso anche il caso di una cooperativa che, tra il 2016 e il 2023, ha ottenuto 42 appalti per un valore complessivo di 4,1 milioni di euro (di cui 26 affidamenti diretti). Le fatture emesse superavano in realtà il doppio del valore degli appalti ricevuti: 9,4 milioni a conferma con quanto rilevato dagli inquirenti>

“Il Secondo filone 2023-2025: nella seconda fase dell’inchiesta – sottolineano dal Comune - l’indagine è stata estesa ai settori delle attività produttive e culturali. Nel mirino sono finite le manifestazioni dell’estate 2024 e alle luminarie natalizie installate tra dicembre 2024 e gennaio per le quali, al momento, non emergono evidenze di favoritismi economici".

LA BUFERA POLITICA: L’OPPOSIZIONE CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SINDACO, LA MAGGIORANZA FA MURO

A Fiumicino si è aperto un vero e proprio scontro politico, dopo la nota della Procura di Civitavecchia sugli sviluppi dell’inchiesta appalti. Da un lato l’opposizione, che chiede le dimissioni immediate del sindaco; dall’altro la maggioranza, che respinge le accuse e rilancia, puntando il dito contro chi ha governato fino al 2023. Con un comunicato congiunto, i consiglieri di opposizione (Partito Democratico, Lista Civica Ezio Sindaco e Sinistra Italiana) vanno all’attacco: “Dopo gli esiti delle indagini e le misure restrittive applicate agli assessori della giunta Baccini, le dimissioni del sindaco sono l’unica scelta di responsabilità possibile. Gli slogan e i comunicati vuoti sulla legalità e la trasparenza delle ultime settimane, suonano oggi grotteschi. Il sindaco si assuma la responsabilità politica delle sue scelte e si dimetta, permettendo alla città di ripartire sul serio dalla trasparenza e dalla fiducia, quello che la nostra città merita, senza falsità e ipocrisia. Il tempo degli slogan è finito».

Dura la controreplica dei capigruppo di maggioranza, che bollano la richiesta di dimissioni come pura strumentalizzazione: «Le richieste di dimissioni del sindaco, avanzate dalle opposizioni di sinistra, appaiono come un atto di pura propaganda politica, privo di fondamento e credibilità. È bene ricordare che l’inchiesta della Procura di Civitavecchia riguarda soprattutto il periodo 2016-2023, anni in cui il Comune di Fiumicino è stato governato proprio dalla sinistra che oggi pretende di impartire lezioni di moralità».

Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che "nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna".

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