di RICCARDO VALENTINI
Enrico Folgori il 7 dicembre sarà il nuovo presidente del Civitavecchia Calcio, scanso scossoni dell’ultimo minuto, che a questo punto però appaiono assai improbabili. Lo abbiamo intervistato approfonditamente.
I tifosi civitavecchiesi, dopo tutte le delusioni degli ultimi anni, sono scettici. Chi è Enrico Folgori?
«Sono un imprenditore nato e cresciuto a Roma, compio 40 anni il 16 dicembre e spero di festeggiarli con un filotto di vittorie del Civitavecchia. Lavoro nei servizi sia per le aziende che per la pubblica amministrazione. Sono anche impegnato in politica, essendo stato capogruppo vicario del Pdl nella provincia di Roma».
Cosa la spinge a diventare il nuovo patron del Civitavecchia Calcio?
«Essendo sempre stato nel territorio conosco ciò che succede nella zona. La società qui non ha avuto pace e ha vissuto tempi burrascosi. Io sono stato anche vice presidente della Lodigiani e sono convinto che Civitavecchia vale un capoluogo, qui si può fare quantomeno il professionismo. Ora però pensiamo ad un passo alla volta: prima prendiamoci la salvezza in D, poi programmeremo gli anni a venire».
Il suo comunque è un progetto a lungo termine.
«Se non lo fosse nemmeno mi sarei presentato. A parte la parentesi sfortunata a Zagarolo ho sempre avuto buoni riscontri dove sono stato. Con Antonio Caliendo presidente sono stato anche nel consiglio di amministrazione del Queen’s Park Rangers. La passione poi è un aspetto fondamentale: amo il calcio, altrimenti non ci sarei stato dentro tutto questo tempo».
Dove il Civitavecchia ha bisogno di modifiche?
«Sicuramente deve arrivare un centravanti. Contro l’Anziolavinio se avessimo avuto una prima punta avremmo segnato almeno tre gol. Non mi piace fare nomi (si parla insistentemente di Di Giacomo, ndr), stiamo seguendo diverse trattative. Placida tornerà già da domani, era stato via per problemi personali ma ci risulta che sia un ottimo difensore».
Si parla anche di Lotito dietro a quest’operazione.
«Io sarò il patron, il presidente un uomo di mia fiducia visto che sono molto impegnato con il lavoro. Lotito è un mio caro amico che sento tutti i giorni ma è già presidente di un club di A e di uno di LegaPro. Magari ci darà una mano dal punto di vista tecnico, forse prestandoci qualche giovane dalla Lazio, ma non sarà nell’organizzazione».
Come sarà composto lo staff?
«Mister Staffa sarà anche dg e ds ma vogliamo lasciare più lavoratori possibili di Civitavecchia. Il tessuto locale dovrà essere forte, se tifosi, società ed amministrazione comunale non remeranno nella stessa direzione sarà impossibile avere soddisfazioni. Proprio per questo il delegato allo sport Iacomelli sarà nel nostro consiglio direttivo».
Per quanto riguarda i debiti?
«Pagheremo tutti quelli certificati: abbiamo già dei documenti e stiamo studiando un piano di rientro. Vogliamo riqualificare l’immagine del club: per questo probabilmente il prossimo match interno sarà a porte aperte e gratuito per tutti».