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Nel mondo dell’impiantistica sportiva ci sono anche problemi di parcheggi. Sì, sembrano due cose molto distanti, ma è così. È quello che si può notare parlando di due impianti cittadini, il PalaGalli e il PalaSport Insolera-Tamagnini. Quello di via Barbaranelli è tornato al centro delle discussioni in questi giorni, per via del mancato certificato antincendio, che nasconde una miriade di situazioni storiche e che non lasciano sorpresi i cittadini. Tra queste lo stato di deterioramento di quella che, ricordiamo, è innanzitutto la palestra della scuola Flavioni. Inoltre ci verificherebbero presenze di animali come piccioni, gabbiani e roditori, con tutti i disagi che ne conseguono, anche dall’Asp respingono e smentiscono queste circostanze. Senza dimenticare i buchi presenti sul parquet, oppure l’ascensore che non è mai entrato in funzione nonostante se ne parli da diversi anni, o le infiltrazioni, soprattutto nei giorni di pioggia, o l’organizzazione di eventi che richiamano ben più dei 200 spettatori che potrebbero presenziare come pubblico. Inoltre c’è un’annosa questione che va avanti ormai da diversi anni, quello dell’assenza di parcheggi per recarsi all’impianto, soprattutto quando ci sono delle partite di pallavolo o di pallamano. Spesso capita che arrivano al campo anche 30-40 minuti prima del via dell’incontro, non c’è possibilità di posteggiare il proprio mezzo all’interno del parcheggio, nonostante le uniche persone presenti siano atleti e dirigenti, con il pubblico che ancora deve occupare la tribuna. Questo anche perché, ormai da anni, all’interno del parcheggio figurano dei mezzi abbandonati da molto tempo, in particolare furgoncini e camper. A volte non c’era alcun dubbio sulla lunghissima permanenza, anche perché è capitato che qualcuna di queste vetture fosse danneggiata o con dei pneumatici a terra. Una situazione che anche le realtà sportive hanno evidenziato in passato, ma che non ha mai trovato una soluzione, nonostante ci sia la scuola Flavioni, adiacente al palazzetto. Tutto questo senza dimenticare altre problematiche che hanno riguardato negli ultimi mesi il parcheggio, ovvero i soliti ignoti che hanno primo distrutto la serratura dei mastelli per la raccolta differenziata, gestiti dall’Asp di pallavolo, e poi li hanno riempiti con rifiuti, proprio a testimoniare la poca vigilanza e la mancanza di attenzione su questi aspetti. Passando allo Stadio del Nuoto, anche qui c’è una situazione che va avanti da tempo e che ha scatenato la curiosità dei cittadini, che ci hanno contattato per chiedere delle spiegazioni. Come mai il parcheggio della struttura è pieno di mezzi delle ambulanze? Una circostanza davvero inconsueta e che speriamo venga spiegata da chi di dovere. Questo sta avvenendo ormai da qualche tempo, sin dai primi mesi dalla riapertura dello Stadio del Nuoto, avvenuta a novembre. E non si tratta nemmeno di chissà quale scoperta, visto che le ambulanze, o comunque mezzi di soccorso, si possono notare anche stando sulla tribuna del PalaGalli, guardando semplicemente la vetrata in direzione Casaletto Rosso. Non appare facile pensare che possa essere uno scenario consueto, in quanto non era mai capitata una situazione di questo tipo in un impianto pubblico. Tutto questo, ricordiamo, in un impianto, come quello di viale Lazio, che non abbonda certamente di parcheggi, e qui le colpe, ovviamente, non sono di chi gestisce ora lo Stadio del Nuoto. Al di là del fatto per il quale non si capisce come mai in questi anni non si sia posto rimedio a questo aspetto, con il PalaGalli abituato ad ospitare eventi con oltre 1000 persone che popolano la struttura e oltre 400 atleti in acqua, c’è da capire come mai, allo stesso tempo, alcuni parcheggi siano interdetti per la presenza delle ambulanze. E tutto questo avviene con le conseguenze che ne derivano, ovvero dell’impossibilità per gli abitanti della zona di trovare un parcheggio nelle vie dove risiedono, con i cittadini che hanno più volte segnalato le problematiche, chiedendo una maggiore coesistenza tra eventi al PalaGalli e vivibilità per chi risiede nella zona.
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