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È cosa risaputa che, nelle arti marziali, i dan (gradi delle cinture nere) sono un fattore molto “sentito” dai praticanti e che non ha riscontri con nessuna altra attività sportiva. Nei giorni scorsi, il capitano della squadra agonistica della Meiji Kan di Civitavecchia, Alessandro Barletta, ha ricevuto, dalla FIK (Federazione Italiana Karate), il diploma di cintura nera 4° dan, titolo prestigioso soprattutto in considerazione della sua giovane età. La carriera sportiva di Alessandro, d'altra parte, ad appena 24 anni di età è ricchissima di titoli sia a livello nazionale sia in competizioni internazionali; specialista nel kata, ha conquistato già 12 titoli di Campione italiano (nelle varie classi di età) e ben 8 medaglie ai Campionati europei e mondiali, tra i quali spicca il 3° posto ai Campionati del mondo shito ryu Hayashi-ha (Fajiko ) conquistato a Barcellona nel 2019. «Sono particolarmente orgoglioso di questo diploma - dichiara Barletta - e la mia intenzione futura, quando avrò terminato la mia carriera agonistica, è quella di diventare arbitro e di dare il mio contributo al karate italiano». Prosegue cosi, la vocazione a “tutto campo” della Meiji Kan che, seguendo, da oltre 45 anni, la visione del suo maestro Stefano Pucci, continua a creare non solamente ottimi atleti, campioni sportivi di karate ma anche a formare bravi arbitri, dirigenti e tecnici capaci che, con il tempo, insegnano in altre loro palestre.
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