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CIVITAVECCHIA - Una buona notizia in un momento di desolazione e criticità, soprattutto all’interno dello scalo.
Come anticipato nelle scorse settimane dal Ceo di Cfft Steven Clerckx, sono arrivati in questi giorni i primi quattro container di agrumi all’interporto, pronto a rilanciarsi proprio grazie alla società italo-belga.
Uno spiraglio, nella logistica, che vede Civitavecchia riaffacciarsi sul mercato, dopo anni difficili e di grandi problemi. Un piccolo accenno per far ripartire questa piattaforma logistica, oggi affidata alla Cfft che, come primo obiettivo, ha sempre avuto quello di rimettere in carreggiata l’interporto, per far ricoprire finalmente il suo ruolo nel mercato. «Massimo impegno - ha spiegato il manager della società - per fare di Civitavecchia una piattaforma seria e credibile. Lavoriamo concretamente in questo senso, per nuovi importanti programmi di sviluppo». Due container contenevano limoni, uno pompelmo e l’ultimo altri agrumi. Un primo passo importante, un segnale chiaro alla logistica, rimettendo in funzione le celle frigorifere e garantendo quel servizio che la logistica, oggi, chiede a gran voce. Perché ormai è chiaro. La merce arriva dove ci sono servizi adeguati. E se la merce, oggi, per oltre l’80% viaggia in container, è necessario adeguasi. Ed il terminal cittadino, ad oggi, non sembra adeguato al cambiamento dei traffici. «In questi anni - ha concluso il vice presidente Sergio Serpente - il porto non è stato lungimirante; la crisi che oggi viene lamentata è dovuta al fatto che sono mancate le risposte adeguate ai traffici. Noi cerchiamo, per le nostre competenze, di garantire i servizi richiesti».