FIUMICINO - Scontro in Aula sull’ascolto dei lavoratori del Tpl, che lunedì hanno protestato in piazza Dalla Chiesa durante lo sciopero nazionale indetto da diverse sigle sindacali. L’opposizione ha lasciato la seduta di Consiglio, però, perché, a detta loro, il centrodestra non voleva dare spazio ai lavoratori proprio durante l’assise: «Siano al fianco dei lavoratori che hanno protestato davanti alla sede comunale. Abbiamo chiesto di farli parlare nel corso del consiglio comunale prima della conclusione dei lavori, – spiegano i consiglieri – in segno di rispetto nei loro confronti. Purtroppo la maggioranza è stata irremovibile, votando contro la proposta di sospensiva e, pertanto, abbiamo abbandonato l’aula per sottolineare la necessità e l’urgenza di ascoltare i lavoratori».

«Solo a fine dei lavori consiliari, gli è stato permesso di essere auditi dall’aula, senza tuttavia ottenere nessuna certezza e nessuna risposta, se non rassicurazioni del Sindaco che vedremo quanto saranno efficaci. Nel silenzio assordante dell’assessore Caroccia anche egli presente in aula - proseguono -. Contratti fuori dal contratto nazionale, contratti a un’ora, mezzi carenti, stipendi in costante ritardo; un contratto che da oltre quattro mesi attende di essere firmato. Problemi importanti che negano diritti ai lavoratori e l’efficienza del servizio ai cittadini».

«La nostra proposta è di riportare il servizio e i contratti nell’ambito della legalità e, quantomeno, che gli stipendi ai lavoratori vengano anticipati dal Comune, come facemmo noi in maggioranza lo scorso anno, di comune accordo con la Prefettura. Ci sono lavoratori che non prendono lo stipendio da 40 giorni», concludono i gruppi di opposizione.

Immediata la replica della maggioranza, che tuona: «È importante sottolineare che la decisione di far svolgere l’audizione dopo le votazioni della seduta consiliare è stata presa con l’intenzione di garantire ai rappresentanti dei lavoratori un ambiente sereno e adeguato per esprimere le loro opinioni e preoccupazioni in modo completo. Questa scelta è stata fatta proprio per dare dignità alle posizioni dei lavoratori e per evitare di incastrarli in un contesto affrettato tra una votazione e l’altra», le parole dell’assessora Monica Picca e del consigliere della Lega Stefano Calandra.

«L’obiettivo – spiegano – era quello di consentire ai rappresentanti dei lavoratori di parlare al Consiglio comunale con la dovuta attenzione e serenità; questa intenzione, però, è stata oggetto di strumentalizzazioni. Va invece sottolineato come invece il lavoro del presidente del consiglio Severini sia stato impeccabile. L’uscita dall’aula da parte dei membri della minoranza è stata una mossa polemica che non ha contribuito a una discussione costruttiva. È seguita da una discussione sui badge per l’attivazione dei microfoni che, francamente, è apparsa stucchevole e fuori luogo».

«Restiamo aperti al dialogo con i lavoratori del trasporto pubblico. Siamo pronti a discutere con loro nei tempi e nei modi che ritengano più adeguati per esprimere pienamente il loro pensiero e le loro preoccupazioni. La nostra priorità – concludono Picca e Calandra – è sempre stata e continuerà ad essere quella di garantire il benessere dei lavoratori e il miglioramento dei servizi per i cittadini di Fiumicino».