CIVITAVECCHIA – La statua del bacio potrebbe presto lasciare Civitavecchia? Sarebbe questo il destino dell’installazione riportata in città per la seconda volta nel 2022, dopo quasi otto anni di assenza. Ne è convinto il candidato sindaco del M5S Enzo D’Antò, alla luce dell’accesso agli atti sulla vicenda presentato nei giorni scorsi. 

Anzi, proprio D’Antò anticipa anche quella che sarebbe la posizione del M5S qualora uscisse vittorioso dalle urne: «Non abbiamo intenzione di spendere una cifra così considerevole, di cui il comune non dispone, per la statua del Bacio, soprattutto considerando il dilagare della povertà. E anche se avessimo tale cifra a disposizione, preferiremmo destinare tali fondi, ad esempio, alla messa a norma del museo già allestito al Forte Michelangelo, o se proprio dovessimo investire in una statua simbolo della città, con la metà dei fondi potremmo commissionare un'opera sicuramente più rappresentativa della nostra comunità».

A quale cifra si riferisce D’Antò? Agli 800mila $ per cui la Fondazione responsabile della gestione della statua del Bacio sarebbe disposta a cederla, a fronte del valore ufficiale dell’opera fissato a $1.400.000. Cifre contenute nella comunicazione che la stessa Fondazione, mercoledì scorso, ha inviato al Sindaco. «La comunicazione ha evidenziato due punti fondamentali – ha spiegato D’Antò – innanzitutto, la Fondazione ha chiarito che non sarà possibile prolungare la mostra oltre la scadenza del contratto di prestito, fissata per il 9 luglio 2024. Pertanto, ha sottolineato l'importanza di avviare trattative per l'acquisto definitivo della scultura». In secondo luogo, basandosi su trattative precedenti, sono state indicate le cifre a cui ha fatto riferimento il candidato del M5S. 

«Quindi dal momento dell'invio della comunicazione, l'Amministrazione comunale era già consapevole dell'impossibilità di prorogare il prestito e della necessità di prendere una decisione. Tuttavia – ha chiarito D’Antò – ha preferito mantenere segreta questa informazione verso i cittadini, suggerendo una trattativa per la proroga che in realtà era già stata respinta. A differenza di chi evita argomenti divisivi o preferisce non prendere posizione durante la campagna elettorale, prendendo in giro i cittadini, noi preferiamo dichiarare da subito la nostra posizione. Il destino della statua è già stato deciso, ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo. La statua – ha concluso - è destinata a lasciare Civitavecchia».