CIVITAVECCHIA – Settimane frenetiche, fatte di incontri, interventi, avvicinamenti e prese di distanze. Così ci si sta avvicinando alle prossime amministrative: se giugno sembra essere ancora lontano, le grandi manovre sono iniziate già da tempo. 

«Riteniamo deludente l’operato della amministrazione comunale» hanno tuonato dall’associazione Smart, presieduta dal presidente Pier Salvatore Maruccio, che vede tra i fondatori l’ex sindaco Alessio De Sio e di cui fanno parte anche la consigliera, ex azzurra oggi FdI Emanuela Mari ed il marito Alessio Romagnuolo; entrambi, da sempre vicini a De Sio, sembrano essersi allontanati proprio nelle ultime settimane. Ebbene l’associazione, che fino ad oggi si è tenuta fuori dal dibattito politico locale «nonostante a più riprese, e da taluni soggetti, sia stata tirata in ballo» oggi, con un comunicato sottoscritto da tutti gli associati, ritiene opportuno avanzare una serie di proposte.

«Lo facciamo “in” e “con” spirito propositivo, con l’obiettivo di aprire un ragionamento, il più possibile senza steccati o veti, ma col solo intento di offrire alla città un momento di riflessione – hanno spiegato, bocciando l’operato dell’attuale amministrazione –  la nostra non vuole essere una critica al sindaco o ai componenti della giunta, che sicuramente si saranno impegnati al massimo ed anche, va riconosciuto, in un contesto socio-economico-politico complesso. Tuttavia non può essere disconosciuto il fatto che le grandi aspettative degli elettori non hanno trovato la massima soddisfazione. Lungi da noi dare pagelle o ergerci a censori, ma questo è il nostro pensiero. Riteniamo allora che serva un deciso cambio di passo che si basi su due pilastri. Il primo, l’avvio di un tavolo di discussione tra le forze moderate per verificare le condizioni di una convergenza su un reale programma di cambiamento di Civitavecchia, in special modo alla luce delle complicate congiunture che stanno per arrivare. Manca una visione e siamo disponibili, senza preconcetti, a fornire idee e progetti. Il secondo – hanno aggiunto - l’avvio di un percorso che, coinvolgendo i livelli istituzionali del territorio, porti ad identificare un candidato Sindaco che racchiuda in sé doti di leadership, esperienza, profonda conoscenza del territorio e che viva e conosca realmente Civitavecchia». A tale proposito, l’identikit non sembra corrispondere alla figura del generale Poletti, tirato in ballo in modo più o meno evidente. «Il nostro auspicio – hanno concluso dall’associazione - è che si guardi e si pensi tutti al bene comune e non al proprio piccolo orto».