CIVITAVECCHIA – Gli studenti alzano la voce, e la politica risposte, facendosi carico delle segnalazioni e denunciando una situazione mai risolta del tutto. Dopo il sit-in di ieri mattina davanti al liceo Guglielmotti, la protesta dei ragazzi arriva fino ai banchi della politica metropolitana. A prendere posizione è infatti Giancarlo Frascarelli, consigliere di Fratelli d’Italia, che punta il dito contro la giunta Gualtieri e contro un sistema – quello della Città Metropolitana – che definisce “fallimentare”.

«Gli studenti hanno ragione – ha evidenziato Frascarelli – sono stanchi di promesse su fondi che non arrivano mai. È l’ennesima dimostrazione di come la Città Metropolitana non funzioni. Il sindaco di Roma non può essere anche sindaco metropolitano: non ha tempo, e infatti nei comuni come Civitavecchia non si è mai visto». Le parole di Frascarelli arrivano a meno di ventiquattr’ore dalla mobilitazione organizzata dal sindacato studentesco Futuro Indipendente, che ha riportato l’attenzione sulle criticità croniche dell’istituto: infiltrazioni, cortili inagibili, laboratori trasformati in aule e spazi sempre più ridotti.

Secondo il consigliere metropolitano, servono meno annunci e più cantieri: «Meglio tanti piccoli lavori durante la sospensione delle lezioni che grandi progetti che restano solo sulla carta – ha spiegato – in cinque anni di Movimento 5 Stelle e quasi tutta la consiliatura del Pd con Gualtieri non si è riusciti nemmeno a sistemare la Braccianese Claudia, figuriamoci le scuole». Un problema che, a detta dal consigliere metropolitano, va oltre il singolo caso. «È un problema di metodo e di attenzione ai territori – ha infatti ribadito – Roma accentra tutto, ma i comuni dell’hinterland pagano le conseguenze. Ecco perché guardo con favore ai progetti di chi propone una nuova Provincia: la Città Metropolitana così com’è non serve ai cittadini».

E così, mentre gli studenti si dicono «stufi di essere ignorati» e pretendono «risposte e tempi certi», Frascarelli torna a sollecitare la giunta Gualtieri: «Bisogna concentrarsi su interventi seri: i lavori vanno svolti in estate, o comunque a scuola chiusa, garantendo aule consone e una scuola che funzioni a 360 gradi ai nostri ragazzi».