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SANTA MARINELLA – Dopo aver dichiarato il dissesto finanziario del Comune, dopo essere stato eletto sindaco Pietro Tidei e la susseguente richiesta dell’amministrazione di chiamare in causa l’Organo straordinario di Liquidazione, per quantificare i debiti e transare con i creditori, il sindaco annuncia la chiusura dei lavori della commissione straordinaria di liquidazione.
“Quando ci siamo insediati – spiega il sindaco - abbiamo ereditato un bilancio in negativo per quasi 15 milioni di euro. Ora, la commissione ministeriale, ha finito il suo compito e diventa ovvio che all’epoca era impossibile non dichiarare il default.
La scorsa settimana, l’organo straordinario di liquidazione, nominato dal Ministero per la gestione del dissesto, causato delle scellerate gestioni delle amministrazioni che ci hanno preceduto, ha presentato il piano di estinzione dei debiti e pertanto i numeri presentati dalla Osl sono impietosi e certificano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, come la strada scelta nel nostro primo mandato amministrativo, fosse inevitabile, benché dolorosa per l’amministrazione e soprattutto per la cittadinanza. Il dissesto fu, da parte nostra, un mero atto dovuto dopo che il rendiconto della gestione 2017 redatto durante la gestione commissariale, riportò un risultato negativo di quasi 15 milioni di euro. Tale disavanzo di amministrazione non era, ovviamente, gestibile tramite procedure ordinarie. In questo quadro, si è svolta l’azione della Osl, alla quale vanno i ringraziamenti dell’amministrazione, per il lavoro svolto con professionalità, puntualità, diligenza e spirito di collaborazione nei confronti dell’Ente. L’organo di liquidazione ha preso in carico tutti i crediti che l’Ente vantava al 31 dicembre del 2017, che ricordiamo erano già al netto degli 11.271mila euro, cancellati dal commissario prefettizio come insussistenti, la Osl è riuscita a riscuoterne solo 4.175mila euro lasciandone tuttavia ben 5.935mila per i quali le procedure di riscossione si sono dimostrate infruttuose. L’azione della Osl si è poi concentrata sulla parte dolorosa del dissesto, quella del pagamento dei debiti dell’Ente soggetti ad una decurtazione al 60% del valore nominale di ciascun credito per un totale di transazioni pari a 3.549mila euro. Tuttavia, non tutti i creditori hanno accettato la proposta transattiva, che ammonta ad un totale di 3.805mila euro e pertanto il Comune si troverà a dover far fronte alle legittime pretese di coloro i quali, hanno prestato servizio o fornito materiali ad una amministrazione incapace di tenere fede ai propri impegni”. “Di questo dovrà, giocoforza, farsi carico l’attuale amministrazione – conclude il sindaco - come già fatto per l’anticipazione di tesoreria non restituita al 31 dicembre del 2017, di 5.270mila euro e come per l’ammortamento del mutuo contratto dalla Osl per il pagamento dei vecchi debiti che pesa sul corrente bilancio per 211mila euro all’anno, fino al 2041. L’amministrazione che rappresento, è pronta a farsi carico, ancora una volta, delle conseguenze dell’incapacità amministrativa di chi ci ha preceduto e, nonostante le critiche e gli attacchi e grazie alla gestione razionale delle risorse comunali messa in campo già nel precedente mandato, riuscirà ad assorbire il contraccolpo dei debiti ereditati dal dissesto, continuando a fornire adeguate risposte alle esigenze dei cittadini restituendo, alla fine di questo mandato elettorale, una città moderna, sostenibile e con servizi adeguati".
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