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SANTA MARINELLA – “Mi è giunta, una richiesta di accesso agli atti da parte della consigliera Clelia Di Liello, per avere copia della documentazione relativa al rinnovo dei titoli concessori turistico balneari che questo Comune, seguendo la direttiva Bolkestein, ha concesso alle predette attività fino al 2033.
Questo è il contributo, che con questi suoi dubbi sulla legittimità degli atti, dà all’economia del paese e contro quelle attività, spesso a conduzione familiare, che con grandi sacrifici portano avanti l’offerta turistica della nostra cittadina”.
Questo l’atto di accusa del sindaco Pietro Tidei, nei confronti della leader della lista civica Coalizione Futuro Di Liello, che evidentemente vuole vederci chiaro sulla delibera fatta dall’amministrazione comunale, che proroga di dieci anni tutte le concessioni in essere.
“Anche la Corte di Giustizia Europea, con la sua pronuncia, ha confermato che l’iter seguito da questo Comune è stato regolare – ricorda il sindaco Pietro Tidei - ed ha rispettato tutti i requisiti previsti dalla legge in materia di trasparenza e libera concorrenza. Non che avessimo dubbi in materia, ma questo ci conforta e ci consente di ribadire quanto avevamo già avuto modo di dire agli operatori del settore negli incontri avuti”.
“L’amministrazione comunale – spiega Tidei - giocando d’anticipo, ha prorogato di dieci anni tutte quelle concessioni demaniali in scadenza che, di fatto, sono state riassegnate, tramite un bando pubblico. Una procedura che ha fatto di Santa Marinella un Comune costiero da imitare e che credo sia stata accolto con entusiasmo dagli imprenditori balneari delle nostre due cittadine che operano spesso da decenni, con le loro imprese a gestione familiare e che offrono ad ogni stagione molte opportunità occupazionali anche a giovani del posto. Siamo certi che si tratti di un’iniziativa importante, visto che il provvedimento è in linea con la legge Bolkstein. Tutte le concessioni in scadenza sono state pubblicate all’albo pretorio del Comune e assegnate tramite bando a chi ne ha fatto richiesta. Siamo certi che nessuno potrà affermare che la proroga alle concessioni non sia aderente alla sentenza del Consiglio di Stato e a quanto previsto dalle leggi europee sulla libera concorrenza e a quanto ha ribadito la Corte di Giustizia Europea che ha ricordato che non può esserci alcuna proroga automatica, ed è esattamente ciò che noi non abbiamo fatto, sapendo che cosi avremmo messo a rischio la validità di tale proroga”.
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