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LADISPOLI - Da una parte la frase «non sapete dove vivete» rivolta ai consiglieri di opposizione, dall'altra parte, a microfoni spenti e a consiglio comunale ormai sospeso, la parola «cretino» riferita al sindaco e «yes man» riferita ai consiglieri di maggioranza. E così il consiglio comunale su mozioni e interrogazioni salta a data da destinarsi. La maggioranza fa mancare il numero legale perché «offesa» e i punti all'ordine del giorno, a cominciare proprio dalla mozione "scatenante" il tutto, sfumano via.
IL FATTO
Tutto parte dalla mozione presentata dalla consigliera Amelia Mollica Graziano con la quale si chiede unità di intenti (tra maggioranza e opposizione) per chiedere alla Regione Lazio il potenziamento del 118. «Dal 31 dicembre 2024, all'ex pit, non abbiamo più lo stesso servizio che avevamo prima», spiega la consigliera comunale che ricorda il depotenziamento del punto territoriale di cure primarie ad ambulatorio. Depotenziamento che, si teme, sarà permanente e non solo temporaneo: in attesa cioè che i lavori per la realizzazione dell'ospedale e della casa di comunità vengano ultimati. «I dirigenti della Asl - spiega Mollica Graziano - ci hanno chiesto di fare battaglia, dal punto di vista politico, per chiedere il potenziamento del 118». Un servizio in «affanno» con gli utenti che possono attendere «dai 40 minuti fino a un'ora e mezza».
Tema, quello relativo ai servizi sanitari carenti in un territorio - come quello di Ladispoli e Cerveteri - in crescita soprattutto durante il periodo estivo; più volte portato all'ordine del giorno in consiglio comunale, soprattutto con l'avvio dei cantieri nell'area all'ex Pit che hanno generato una serie di disservizi agli utenti. E che anche giovedì pomeriggio ha trovato i consiglieri di opposizione pronti a sposare la "causa" presentata dalla collega. Prima tra tutte, Daniela Ciarlantini. Ma una parola tira l'altra, e gli animi si son presto scaldati. A dare il "là", la frase pronunciata dal sindaco «non sapete dove vivete» alla quale hanno subito replicato, alzando i toni proprio Ciarlantini e il consigliere Roberto Garau. Una parola tira l'altra e il consiglio viene sospeso. «Durante la pausa - denuncia il sindaco Alessandro Grando - la consigliera Ciarlantini si è spinta oltre, avvicinandosi al banco della presidenza con fare minaccioso e rivolgendo al sottoscritto insulti personali, arrivando a definirmi "cretino" e accusando i consiglieri di maggioranza di essere degli "yes man", con un atteggiamento inaccettabile per chi siede in un'aula consiliare. Ritenendo che non vi fossero più le condizioni per proseguire i lavori in un clima civile e rispettoso, insieme ai consiglieri di maggioranza abbiamo deciso di chiedere la sospensione definitiva della seduta. Stigmatizziamo con fermezza questo comportamento, che nulla ha a che vedere con il confronto democratico. Non permetteremo - prosegue Grando - che la massima assise cittadina venga trasformata in una rissa da saloon».
Niente da fare dunque, nemmeno dopo le scuse della consigliera Ciarlantini e i tentativi dei consiglieri di opposizione di proseguire con l'ordine dei lavori. Il numero legale non c'è. La seduta viene sciolta.
«La maggioranza non ha fatto una bella figura abbandonando l'aula, facendo finta di sentirsi offesi», ha commentato Amelia Mollica Graziano che precisa: «Le prime uscite fuori luogo partono dall'intervento del sindaco Grando che - ricorda la consigliera - in campagna elettorale aveva promesso l'ospedale e oggi invece stiamo pregando la Regione per potenziare il servizio del 118».
Sulla stessa lunghezza d'onda i consiglieri di Ladispoli Attiva: «Sulla sanità il sindaco scappa e manca di rispetto all'opposizione». E proprio i consiglieri di Ladispoli Attiva si chiedono: «Se fosse stato un consiglio ordinario, con all'ordine del giorno un provvedimento della maggioranza e un consigliere d'opposizione avesse pronunciato, nella foga del dibattito, qualche parola offensiva, i consiglieri di maggioranza si sarebbero comunque alzati abbandonando l'aula? Vorremmo proprio vederli ... Tra poco - proseguono da Ladispoli Attiva - si discuterà il piano integrato per lo spostamento del mercato di via Sironi e per nuove palazzine (un'altra colata di cemento): sarà interessante se dimostrerranno la stessa coerenza se i toni e qualche parola da parte dell'opposizione andrà sopra le righe, o se, come sempre accade, rimarranno inchiodati ai loro banchi e prevarrà l'ipocrisia».
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