SANTA MARINELLA – «Il Tar del Lazio ha deciso che il 2 marzo si terrà la prima udienza per stabilire se è stato giusto da parte dell’amministrazione ignorare i referendum comunali che da statuto dovevano svolgersi nel 2021». La dichiarazione è della dirigenza del Comitato Cittadino per i Referendum Santa Marinella Bene Comune, che erano ricorsi al Tribunale Amministrativo per chiedere ragione sul perché il sindaco non ha ancora fissato la data per la consultazione popolare. «La speranza è che il Sindaco non voglia far condannare Santa Marinella e stabilisca prima la data dei referendum – continua la nota – infatti il Tar ha fissato per marzo la prima udienza, per discutere il ricorso presentato dal nostro Comitato, contro l’assurdo atteggiamento dell’amministrazione comunale. Da statuto e da regolamento i referendum dovevano svolgersi entro il 2021. L’ostinato rifiuto del Sindaco è del tutto incomprensibile, a meno che non si voglia pensar male. Dopo quasi un anno di colpevole silenzio alla fine i cittadini esasperati hanno deciso di autofinanziarsi e promuovere un’azione legale. Ora la parola è passata al Giudice che sentenzierà sulla questione. Non sono più ammesse giustificazioni. Il 2 marzo finalmente avremo la data dei referendum. Certo, se prima il sindaco dovesse ripensarci, sarebbe da parte sua un timido segnale di riappacificazione. Eviterebbe una nuova umiliazione a una collettività che ha già dovuto subire l’onta del dissesto finanziario. Potrebbe uscire di scena non come il Sindaco che governava contro i propri cittadini ma come il primo ad aver indetto una consultazione comunale». «Il buon senso dovrebbe avere la meglio su un infantile orgoglio personale – continuano gli attivisti di Santa Marinella Bene Comune - finora di segnali da parte sua ne sono arrivati ben pochi. Sin dall’inizio è stato ostile alle manifestazioni democratiche e alla pratica del dibattito. Ha bocciato l’introduzione del referendum abrogativo temendo che le sue azioni venissero bloccate. Ha cercato in tutti i modi di non far ridurre il numero di firme necessarie per promuovere la consultazione. Ha costretto i cittadini a uscire di casa in piena zona rossa per sottoscrivere i moduli. Ha provato tutto ciò che gli è stato possibile per non validare la raccolta. E ora ha reso necessario l’intervento del Giudice per ripristinare la legalità. Dimostri finalmente di essere un Sindaco degno di questo nome. Prenda la decisione più giusta per tutti i cittadini e non quella che conviene soltanto a una piccola parte. Santa Marinella non ha padroni, chi pensa il contrario, troverà a spiegargli che non è così un’intera cittadinanza, stanca di subire prepotenze e ingiustizie». «Il tempo è maturo affinché i cittadini tornino protagonisti della vita e delle decisioni della propria città – conclude la nota - presto potremo esprimere la nostra opinione su materie di fondamentale importanza. Questo è un risultato eccezionale, raggiunto grazie al grande lavoro effettuato da tutti i componenti del Comitato».


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