Nulla di fatto per gli altri tre candidati del territorio. Nessuna possibilità di ingresso infatti per l’assessore
Roberto D’Ottavio
, in quota Forza Italia, e per l’ex collega di giunta
Emanuela Di Paolo
, in campo con la Lega. Lontano anche un possiobile seggio per Nicola Guzzone, il candidato in corsa con il Polo progressista al fianco di Donatella Bianchi. Tutti e tre hanno infatti pagato la scarsa affluenza alle urne e, soprattutto, la bassa percentuale ottenuta dalle forze politiche alle quali sono legati.


«La disaffezione al voto è un dramma - ha tuonato
Nicola Guzzone
, alla sua prima prova diretta in politica - a Civitavecchia ha votato il 37% degli aventi diritto: questo deve farci riflettere, perché rappresenta un problema enorme. Una riflessione va aperta ovunque: c’è un grave problema di democrazia. Sono numeri troppo bassi, nonostante le regionali vengano viste spesso come distanti dal cittadino. Ma occorre fare una profonda riflessione». Nel frattempo l’auspicio è che «il territorio venga protetto, specialmente dal punto di vista ambientale».


Preoccupata anche la candidata della Lega Emanuela Di Paolo, per la scarsa partecipazione alle urne. «Va compresa la motivazione, eppure la Regione è così importante, anche per un territorio come il nostro - ha sottolineato - decide su sanità, pianificazione energetica, smaltimento rifiuti: sulla nostra vitaquotidiana. Inizialmente ero preoccupata, perché di solito l’astensionismo penalizza maggiormente il centrodestra che stavolta invece si è presentato compatto: evidentemente c’era quel bisogno di cambiamento dopo dieci anni di questo governo». A leggere con interesse il dato della Lega è il capogruppo in Città metropolitana Antonio Giammusso, convinto del buon risultato legato al 10% del partito. «Non me l’aspettavo - ha concluso - bisogna continuare a lavorare».


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