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TUSCANIA- - La piscina comunale di Tuscania, inaugurata un anno fa, è chiusa da domenica. Da giorni si parlava, nella cittadina, di uno stop imminente, poi, a dare ufficialità alla notizia, è arrivata la nota della società che gestisce l’impianto, Sport Popolare. Nessuna comunicazione, invece, sul sito istituzionale del comune di Tuscania, ente che adesso il circolo del Pd sollecita a fare chiarezza sulla situazione, tanto più che la lettura del comunicato del gestore aggiunge nuovi interrogativi a quelli sollevati, nel tempo, dalle forze di opposizione in consiglio comunale riguardo ad alcune parti del progetto della piscina.
Sport Popolare informa che il servizio è sospeso per consentire al comune di «realizzare la seconda canaletta di raccolta delle acque, una componente strutturale prevista nel progetto esecutivo dell’impianto e ritenuta indispensabile per garantire le condizioni igienico-sanitarie durante il periodo estivo». La società evidenzia che «esistono ancora diverse criticità da risolvere nell’impianto», ma si dice pronta a riprendere le attività per l’estate «se i lavori garantiranno la sicurezza di tutti», essendo comunque al lavoro per assicurare la programmazione estiva dal prossimo 21 giugno.
«Il comune di Tuscania è tenuto a dare spiegazioni alla comunità. C’è bisogno di trasparenza», afferma Daniela Venturi, segretaria del circolo del Pd. «Come mai solo ora ci si appresta a realizzare un intervento previsto dal progetto esecutivo e così importante per la tutela della salute degli utenti? Quali opere devono ancora essere eseguite e quali costi devono essere sostenuti affinché l’impianto sia reso efficiente e sicuro? C’è una data certa per il completamento dei lavori annunciati da Sport Popolare? A queste domande – sottolinea il Pd – esigiamo risposte chiare».
Inoltre: «Quanto costerà, alla fine, alla comunità, compresi il mutuo acceso con il Credito Sportivo, lo stanziamento di bilancio, varie revisioni prezzi e affidamenti diretti, un’opera che, fin dalla sua apertura, ha mostrato molti e importanti problemi strutturali, di reale fruibilità degli spazi e di elevato consumo energetico? Il Comune ha il dovere di dire come stanno le cose – sostiene il Circolo del Pd – e chiarire i vari livelli di responsabilità progettuale e di controllo dei lavori».
«Siamo alla vigilia dell’estate. Tra pochi giorni si chiudono le scuole e già dalla prossima settimana ragazze e ragazzi, bambine e bambini avrebbero potuto fruire delle attività organizzate in piscina. Invece, il ‘lido estivo’ (per riprendere l’espressione usata dal comune a proposito dell’impianto) resta chiuso. È l’ennesima opportunità negata», conclude il Pd.
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