di TONI MORETTI



CERVETERI - Villa dei Principi è una splendida struttura che si trova subito appena lasciata la statale Aurelia, sulla via che porta a  Valcanneto. Un parco bellissimo e ben curato, enormi saloni resi immacolati  dal bianco prevalente dell’arredamento che esalta ancora di più la luminosità degli ambienti. In quel parco con un catering a supporto sempre in piena attività, e in quei saloni, Alessio Pascucci ha voluto incontrare gli amici per festeggiare la sua elezione a consigliere della Città Metropolitana, l’ultimo dei successi infilato nel suo palmares che come vedremo assume però un valore  doppio e un risultato addirittura triplo. Bastava girare tra le persone per capire, dall’omogeneità delle presenze, che l’elezione all’area metropolitana di  quel Sindaco che ha sempre detto di essere di sinistra, che non ha mai fatto mistero di aver lanciato uno stile di amministrazione che per orientamento culturale ed operativo identificava una interpretazione di una nuova sinistra sferrando una lotta senza quartiere alla corruzione, privilegiando coinvolgimento alla partecipazione e alla trasparenza, portava soddisfazione anche a persone che di sinistra non sono mai state. 

Ai festeggiamenti erano presenti il capo gruppo del consiglio comunale del Partito Democratico Carmelo Travaglia, l’ultimo segretario del circolo dello stesso partito, Alessandro Gnazi, molti iscritti e militanti del PD che facevano da corollario ai Vip, sempre di quel partito che per questa elezione è stata determinante, come è poi emerso dai ringraziamenti che il Sindaco ha fatto nel suo breve discorso. Breve quanto incisivo. Ha ringraziato Rocco Maugliani, che del Partito Democratico è il segretario Provinciale, che era presente, per l’aiuto concreto che gli ha dato e per i consigli che gli ha dispensato. Il deputato Andrea Ferro, di Tivoli, anch’esso presente e determinante per candidatura ed elezione, il deputato Marco di Stefano, amico di Pascucci di vecchia data, praticamente il primo che ha proposto e sostenuto la candidatura. Presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Ciarla. Una lettura politica di quanto si è visto e il fatto che in quella occasione, subito dopo la sua elezione alla Città Metropolitana in una lista del PD, con le presenze di quel peso che alla luce del sole esternano sostegno e gradimento, Pascucci ha rilanciato, questa volta ufficialmente la sua candidatura a Sindaco, significa soltanto che qualcuno, quando sarà, dovrà prendersi la responsabilità di interrompere un faticosissimo processo di costruzione che vedrà il Partito Democratico assumere un ruolo centrale in un progetto di centro sinistra e mandarlo allo sbaraglio a favorendo il volere  di quattro “sbussolati”, che confondendo l’odio con la politica e la rissa permanente come metodo di lotta. Alla fine della serata Pascucci si siede al pianoforte bianco presente in sala e dedica, da provetto studente, una canzone alla splendida Arianna, sua moglie, una presenza discreta ma visibile al suo fianco.