LADISPOLI - Che fine ha fatto lo studio di fattibilità chiesto dall'opposizione con una mozione approvata all'unanimità in consiglio comunale, relativa al parcheggio dietro la stazione ferroviaria di proprietà di Città Metropolitana? La domanda è arrivata al sindaco Alessandro Grando, dalla consigliera del Pd, Silvia Marongiu. A settembre dello scorso anno proprio il Partito democratico aveva presentato il documento con il quale si impegnava l'amministrazione a redigere uno studio di fattibilità "per la realizzazione di un grande parcheggio nell'area posta a monte della ferrovia e già in parte occupata dal parcheggio costruito anni fa dall'ex Provincia". Obiettivo: trovare un'area diversa, rispetto a quella individuata dalla giunta Grando (a vicolo Pienza) per la realizzazione di più posti auto da dedicare ai pendolari e a chi viene in città anche solo per una passeggiata.
IL PROGETTO DEL COMUNE
L'idea dell'amministrazione comunale sarebbe quella di realizzare un multipiano proprio a vicolo Pienza, che potrà ospitare circa 350 automobili. Il multipiano sarà costituito da un impianto a 3 piani fuori terra, con piano copertura a parcheggio e da un piano interrato. Al piano copertura gli stalli perimetrali dovrebbero essere protetti da un pergolato a sostegno di una sistemazione a verde verticale, mentre le due file di stalli interne saranno coperte da pannelli fotovoltaici. Il parcheggio sarebbe a pagamento, ma comunque gratiuto per i residenti.
LE PROTESTE
Alla notizia della possibile realizzazione di un multipiano in zona, i residenti avevano subito protestato raccogliendo anche le firme per dire "no" al progetto. E a sostenerli ci sono anche alcuni movimenti politici di opposizione, a cominciare dal Partito democratico, fautore della mozione successivamente approvata all'unanimità dal consiglio comunale. Obiettivo: spostare la realizzazione del mega parcheggio da una zona che non piace ai residenti, a una più "consona" come quella che ospita già il parcheggio realizzato dall'ex Provincia e collegarlo a piazzale Roma tramite un tunnel di collegamento sotto il cavalcaferrovia con un tragitto di 150 metri. "In questo modo il traffico delle macchine da parcheggiare non entrerebbe nel centro urbano intasandolo ancora di più, il parcheggio sarebbe gratuito e rimarrebbero disponibili, ugualmente gratuiti, i parcheggi attuali di vicolo Pienza".
SI ATTENDE LO STUDIO DI FATTIBILITÀ
Trascorso ormai quasi un anno dall'approvazione della mozione, a chiedere lumi sullo stato dei fatti, al primo cittadino, è stata la consigliera dem, Silvia Marongiu. A quanto pare, per il momento, il semaforo sarebbe rimasto rosso. «In questo periodo è stata data priorità ad altre opere finanziate dal Pnrr o da fondi della Regione», ha spiegato durante la massima assise cittadina Grando che però ha assicurato: «Lo studio di fattibilità va fatto e lo faremo». Insomma: «La mozione non è stata dimenticata». Critica, sulla risposta, e sui tempi che pian piano si stanno dilatando per l'avvio dell'iter, è la consigliera Marongiu: «Si tratta di un tema molto sentito dai cittadini, soprattutto durante il periodo estivo». Con l'arrivo dei vacanzieri, la pedonalizzazione del viale durante i fine settimana e la realizzazione di eventi come quello di questo week end che ha portato in centro migliaia di persone, il traffico è stato notevole. «Lo studio di fattibilità è importante», ha proseguito ancora Marongiu, andando a puntare i riflettori su quelle che sono le esigenze dei cittadini: avere una città a misura d'uomo, dove sia possibile magari muoversi a piedi, liberando soprattutto le zone centrali e più frequentate dalle auto. Possibile solo allestendo aree adibite alla sosta, magari fuori dal centro cittadino, come può essere appunto il parcheggio dell'ex Provincia e consentendo a turisti e residenti di muoversi a piedi o di raggiungere il centro con navette o addirittura con mezzi "green". «Non si può più rimandare», ha concluso.

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