SANTA MARINELLA – E’ stato convocato per dopodomani alle 10,30 il consiglio comunale in seduta aperta, per discutere e trattare l’unico punto all’ordine del giorno e cioè “discussione sulla costituzione della nuova Provincia denominata “Porta d’Italia”.

Ovviamente, l’argomento è stato motivo di molte discussioni tra le varie forze politiche cittadine e tra i comitati. Nel suo intervento di qualche giorno fa, il sindaco Tidei aveva detto espressamente che “quello che andiamo ad unificare, staccandoci da Città Metropolitana di Roma, è già un territorio omogeneo che ha un unico Tribunale ed è letteralmente la Porta d’Italia, possedendo il più importante aeroporto internazionale e il primo porto crocieristico d’Europa. Il criterio ispiratore della nuova area vasta sarà quello di creare una Provincia a protagonismo diffuso, anziché un ente centrale dominante ed una desolante periferia intorno. Si potrebbe pertanto dare un nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, monumentale, archeologico e paesaggistico di questa area vasta, con particolare riguardo anche alle politiche e di sviluppo dell’economia legata al mare”.

Diverse le esternazioni di soggetti appartenenti ad alcune aree politiche. “Gran fermento per il consiglio comunale aperto dove si parlerà della nuova Provincia che si intitolerà alla Porta di Roma – dice l’ex assessore Crespi - come, ripeto spesso, fosse l’insegna di un centro commerciale. C’è chi parla di 5000 posti di lavoro tentando di emulare il cavaliere, c’è chi sfrutterà questa piccola frescaccia per la propria campagna elettorale. Ripeto, sono convinto che venerdì prossimo andremo ad accogliere il comizio di un candidato a caso, anzi, forse più di uno”.

La lista civica Il Paese che Vorrei dice che “Porta d’Italia non porta niente di buono. Un progetto vago e fumoso, svolto con inspiegabile fretta e senza un reale coinvolgimento della cittadinanza. I governi di pochi paesi del territorio laziale, si arrogano il diritto di decidere sul futuro dei loro cittadini, tra questi ci sono Santa Marinella e Santa Severa, in poche parole 15 persone dell’amministrazione decideranno se circa 18mila concittadini debbano o no intraprendere l’avventura di entrare in una nuova Provincia, affiancandosi a Città Metropolitana”. Anche l’ex consigliere di maggioranza Maura Chegia interviene nel dibattito.

“Mi sembra ottimo indire un consiglio su una discussione così importante. Discussione vuol dire confronto e invito chi è interessato a farsi ben rappresentare. La rappresentanza politica questo fa. Sono certa che in assenza di convocazione si sarebbe chiesto a gran voce un consiglio comunale in merito. Ma è stato fatto e si deve criticare una scelta che ancora non c’è. Ripeto, siamo in una società democratica, ognuno porti o faccia portare motivazioni, chi governa ma anche chi è all’opposizione rappresenta i cittadini, non sono i social o presunte riviste che nessuno acquisterà mai a decidere”.

Infine l’ex consigliera Paola Rocchi. “Un consiglio comunale aperto su questo tema, è senza dubbio una scelta opportuna. L'orario però contraddice chiaramente l'intenzione, perché taglia fuori tutti quelli che lavorano. Il presidente del Consiglio ha chiarito che l'orario è dipeso dall'esperto invitato, l’avv. Michetti. Mi sembra una scelta offensiva, se la devo dire tutta. Su un tema così importante, non mi sembra il caso di piegare una città intera all'agenda dell'esperto, che del resto paghiamo 10mila euro l'anno. Del resto è questa ormai diventata città di signorsì. Spero che almeno siano stati invitati vari esperti, perché sennò il parere di uno, assunto dall'attuale maggioranza, non può avere nessun valore di terzietà. Nessuna comunità che cerchi dati veri, si affida ad una voce sola. A parte tutte queste considerazioni, una decisione del genere, non può, a mio giudizio, passare solo per un consiglio comunale, ma deve avere una legittimazione popolare diretta”.

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