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CIVITAVECCHIA – «Il comunicato del Partito Democratico sulla mozione per contrastare la malamovida si fonda su affermazioni che non trovano riscontro nel testo». Ne sono convinti i consiglieri di opposizione Luca Grossi e Paolo Poletti che tornano a parlare di malamovida e di proposte dopo la nota dem dei giorni scorsi. La mozione «non attribuisce al Comune funzioni proprie dello Stato, non crea sovrastrutture, non prevede costi aggiuntivi e valorizza esattamente gli strumenti di coordinamento istituzionale che il PD invoca». Il riferimento è al Decreto Minniti e alla proposta di sottoscrivere un Patto per la sicurezza urbana con la Prefettura, indicato come primo passaggio operativo.
Grossi e Poletti respingono anche l’accusa di voler creare strutture parallele: i mediatori previsti dal documento, spiegano, avrebbero «solo compiti sociali e preventivi», in raccordo con Polizia locale e forze dell’ordine, senza alcuna funzione di polizia. Nessun nuovo peso strutturale, aggiungono, perché la mozione esclude nuove assunzioni, prevede il coinvolgimento del Terzo settore e indica esplicitamente fonti di finanziamento esterne, dal Ministero dell’Interno alla Regione Lazio fino ai fondi europei. Per i proponenti si tratta di «un modello semplice, concreto e già sperimentato» in altri Comuni, basato su prevenzione, ascolto e coinvolgimento di giovani, scuole, famiglie ed esercenti. «Le critiche del PD – sostengono – sembrano riferirsi a una mozione diversa da quella che è stata presentata: segno che forse il documento è stato letto solo parzialmente, o forse non è stato letto affatto».
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