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SUTRI - Dopo il comunicato diffuso dal gruppo consiliare SutriAmo, l'amministrazione comunale interviene per smentire quelle che definisce «affermazioni scorrette, distorte e, in alcuni casi, palesemente errate». Una presa di posizione netta, con l’obiettivo di offrire ai cittadini una versione chiara e documentata della situazione, contrastando quella che viene ritenuta una narrazione fuorviante da parte dell’opposizione.
Il primo punto contestato riguarda la presunta autocelebrazione sull'approvazione del rendiconto di bilancio. «L’approvazione del rendiconto di bilancio non è né un traguardo né un merito, ma un atto dovuto per legge», chiariscono dal Palazzo comunale. «Nessuno nella nostra maggioranza si è “vantato” di averlo approvato; al contrario, abbiamo semplicemente adempiuto a un obbligo normativo con rigore e trasparenza. Solo chi cerca il titolo ad effetto può parlare di “vanto” dove c’è solo responsabilità amministrativa».
Netta è anche la smentita sugli asseriti aumenti delle tasse, definiti «frottole raccontate dalla minoranza». L'amministrazione comunale precisa che «le addizionali Irpef e l’abbassamento della soglia di esenzione da 12.000 a 8.125 euro sono state introdotte dalla precedente amministrazione, della quale faceva parte Barbara Pancino, esponente di SutriAmo. Sono gli stessi che oggi fingono di scandalizzarsi per scelte che loro stessi hanno approvato». Pur non essendo ancora state cancellate, l'amministrazione assicura che «la riduzione dell’addizionale Irpef è prevista nel nostro programma elettorale e sarà attuata secondo i tempi previsti, non con emendamenti spot scritti solo per fare opposizione di facciata».
Sul tema delle indennità, la risposta è altrettanto puntuale: «Chi ha preso in giro i cittadini è chi ha fatto promesse mai mantenute». Viene sottolineato come «nessun esponente della nostra maggioranza ha mai dichiarato in campagna elettorale di voler rinunciare o devolvere parte dell’indennità», considerata «un riconoscimento istituzionale per il tempo, la responsabilità e il lavoro quotidiano che l’amministrazione comporta». Al contrario, viene ricordata una promessa disattesa dell'allora assessore alle politiche sociali, Martina Salza, di destinare il 30% della sua indennità a un fondo sociale. «Questo è un fatto, non un’opinione. Se si parla di coerenza, iniziamo col guardare in casa propria», tuona l'amministrazione.
In merito ai residui attivi, si parla di una «pulizia tecnica dei residui inesigibili» necessaria per la trasparenza del bilancio, in linea con le normative vigenti e una sentenza della Corte dei Conti. Viene respinta l'accusa di «rinuncia» ai crediti, chiarendo che «si sta continuando con le procedure di riscossione».
L'amministrazione interviene anche sul presunto blocco degli investimenti: «I 522 mila euro presenti nel bilancio non sono fermi per negligenza, ma perché siamo impegnati nella progettazione e nella corretta allocazione delle risorse. Meglio agire con concretezza e rispetto delle procedure, che inventarsi investimenti “alla giornata” per cercare qualche voto in più».
Infine, vengono chiariti i punti relativi alla tassa sulle luci votive e alle multe. Sulla prima, si spiega che la riduzione proposta da SutriAmo non era applicabile visto il miglioramento del servizio. Sulle multe, si precisa che si tratta di «entrate previsionali» legate alla nuova organizzazione del territorio e al potenziamento dei controlli, con l'obiettivo di «garantire il rispetto delle regole» e non di «fare cassa».
L'affondo finale è diretto alla «confusione» di SutriAmo tra bilancio consuntivo e preventivo, definita «la prova lampante che chi parla con scarsa competenza rischia di disinformare i cittadini invece di informarli».
«Chi oggi accusa, ieri ha governato. Chi oggi parla di “coerenza”, ieri ha disatteso le proprie promesse», conclude l'amministrazione, invitando SutriAmo a un «confronto serio e costruttivo, basato su numeri reali e non su fantasie elettorali», ribadendo che «i cittadini meritano rispetto, verità e competenza».