LADISPOLI - I piani integrati passati in consiglio comunale e che prevedono la realizzazione di altre quattro palazzine in centor città non piacciono all'opposizione. «Il sindaco» - denunciano i consiglieri Amelia Mollica Graziano e Ferdinando Cervo - «ha usato la retorica della "riqualificazione" affermando che si tratta di terreni degradati. Allora perché l'azione della giunta Grando - si chiedono - non ha interessato Olmetto Monteroni che versa in condizioni peggiori?». «Ancora più sconcertante è che uno di questi piani preveda, da parte del privato, la cessione di aree al comune. Peccato che la maggior parte di queste aree, comprendenti strade e giardini, sia di pubblico utilizzo fin dalla nascita di Ladispoli. Non riusciamo a scorgere alcun beneficio concreto, almeno per la collettività, da questa operazione». Riflettori puntati anche sull'«impatto urbanistico» che i piani integrati avranno sulla città «con un aumento della popolazione che rischia di mettere in crisi i già precari servizi di Ladispoli». E tra questi i due consiglieri comunali indicano i disagi idrici: «non siamo ancora in estate, cosa accadrà con l'aumento dei residenti?», sulle strade, sui parcheggi .... «Questa amministrazione ha pensato a come potenziare i servizi?». «Ladispoli - concludono - merita uno sviluppo armonioso che generi benessere diffuso e che tenga conto delle necessità di tutti. Una città che sia in grado di offrire lavoro, che potenzi la sua vocazione turistica nel rispetto dell’ambiente. Una città dotata dei servizi essenziali per i cittadini».

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