SANTA MARINELLA – Non c’è pace per la struttura situata sotto la Passeggiata al Mare. Nei giorni scorsi, il sindaco Tidei ha effettuato un sopralluogo nei locali adiacenti lo stabilimento balneare comunale Perla del Tirreno, accompagnato da un tecnico, per constatare le condizioni in cui versa la struttura. Durante il sopralluogo, il sindaco chiede al tecnico se c’è il rischio di crollo qualora si dovessero togliere le putrelle. La risposta del professionista non è secca, ma ovviamente dice che potrebbe succedere e quindi la struttura andrebbe chiusa. Più volte il primo cittadino ha espressamente annunciato di dover trovare una soluzione a questo problema ed una delle soluzioni è quella di un project financing che consenta di trovare un privato che provvederebbe a ristrutturare il bene comunale in cambio di una convenzione pluriennale per la gestione dello stabilimento balneare. In merito a questa soluzione, Tidei ha anche convocato i balneari cittadini, invitandoli a mettersi in consorzio per presentare un progetto di finanza che possa coinvolgere tutti i professionisti del settore. Nei giorni scorsi, una cinquantina di balneari, hanno fissato una riunione dove si è discusso della tematica e molto probabilmente il progetto potrebbe andare a buon fine. Ma la politica locale non sembra essere tutta d’accordo su questa soluzione. “Il problema secondo me non è affittarlo ai privati – dice l’ex consigliere Paola Rocchi - il problema è per quanto tempo glielo affitti, cosa chiedi a favore della città, se fai i controlli e se l'affitto è favorevole solo al privato, oppure è equo rispetto alle giuste rivendicazioni della comunità. Nel project di cui si parla a me non sembra equo, ma tutto sbilanciato sul privato”. Gli risponde l’attuale consigliere di maggioranza Maura Chegia. “Sono d'accordo con la Rocchi quando parla dell'equità, dando alla comunità dei grandi vantaggi. È proprio per questo che sono a favore di questo project. A breve presenteremo il progetto, è giusto conoscere ciò di cui si parla”. Contrari al project i consiglieri del Paese che Vorrei che contestano la Chegia. “Evidentemente – dicono - essendosi da poco affacciata alla politica attiva sul territorio, non sa o gli è sfuggito che l'annuale affidamento al privato della spiaggia centrale della cittadina è stato sempre contestato da almeno quindici anni, anche da chi ora siede nelle file della maggioranza di cui fa parte”.