CIVITAVECCHIA – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Frascarelli, interviene nel dibattito sull’ipotesi di introdurre a Civitavecchia un’imposta di sbarco per i passeggeri delle navi da crociera, modello già adottato recentemente dal Comune di Genova e applicato da anni a Venezia.

«Negli ultimi giorni, commentando gli articoli pubblicati da emittenti locali, desidero esprimere la mia posizione in modo chiaro e trasparente – spiega Frascarelli – condivido pienamente l’idea che la nostra città non possa più sostenere una sperequazione fiscale ormai insostenibile».

Civitavecchia, città di poco più di 50.000 abitanti, accoglie ogni anno oltre 5 milioni di passeggeri, in larga parte crocieristi. Un flusso imponente che genera costi significativi in termini di rifiuti, manutenzione urbana, gestione della viabilità e servizi aggiuntivi, che ricadono quasi interamente sui cittadini. «Gli abitanti sopportano una delle tassazioni più pesanti del territorio senza ricevere servizi adeguati – sottolinea Frascarelli – è necessario aprire un confronto serio sulle modalità di contributo dei passeggeri che usufruiscono del porto».

Secondo il consigliere, l’imposta di sbarco non sarebbe uno strumento per “fare cassa”, ma permetterebbe di sostenere la città: interventi sul decoro urbano, la sicurezza, la viabilità e il sostegno alla società CSP, in difficoltà negli ultimi mesi, garantendo servizi adeguati al ruolo internazionale del porto di Civitavecchia, spesso definito “il porto di Roma”.

«Questa misura è in linea con quanto avviene in molte altre realtà portuali europee – conclude Frascarelli – non penalizza il turismo, ma valorizza la città, tutela i cittadini e contribuisce a restituire dignità a Civitavecchia, consentendo al Comune di offrire servizi all’altezza della sua importanza internazionale».

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