Annamaria Lupi

VITERBO – Lunedì il debutto del consiglio regionale, presieduto da Francesco Rocca, e della giunta ufficializzata nella giornata di sabato.

Esecutivo in cui non c’è alcun assessore viterbese.

La mancata rappresentanza territoriale di Viterbo, unica provincia rimasta fuori, starebbe provocando “malumori” dentro Fratelli d’Italia a livello locale.

E l’elezione di Daniele Sabatini a capogruppo regionale viene declassata a “contentino” o “compensazione”.

Ma il diretto interessato non ci sta e rifiuta categoricamente l'idea di compensazione o contentino.

«Dice questo - è la secca replica - soltanto chi non conosce la macchina amministrativa, la macchina regionale».

«Il ruolo di capogruppo - afferma - vale tanto quanto un assessorato di prima fascia e poi spetta a noi saperlo gestire nel migliore dei modi».

Entra quindi nel merito del ruolo di capogruppo, o meglio di presidente del gruppo che è la definizione corretta.

«E’ un ruolo sicuramente molto importante, anche molto di più di quanto in questi giorni si è letto in alcuni commenti di osservatori su qualche organo di stampa. Probabilmente parlando di capogruppo pensano invece a un ruolo di portavoce o cose simili. Ruolo rispettabilissimo ma molto diverso rispetto a quello di un capogruppo regionale, in particolare di un gruppo di 22 consiglieri che, incidentalmente, - annota - è anche il più grande mai esistito in Regione Lazio. Il presidente di gruppo svolge un'attività importante perché tutte quante le dinamiche dal punto di vista politico, legislativo e delle scelte strategiche della Regione non possono prescindere dal coinvolgimento dei capigruppo. In particolare, anche e soprattutto quando è di maggioranza o del partito di maggioranza relativa con 22 consiglieri su 26 di maggioranza e su 50 totali».

Per Sabatini inoltre altro aspetto importante del “significativo” ruolo di capogruppo «è che non ci si va a relegare, rispetto a diventare dei tuttologi per materia, ma si ha la possibilità di incidere su tutte le competenze regionali».

Di fatto il presidente di gruppo compartecipa alla formazione delle commissioni, oltre a poter prendere parte a tutte.

Ma a livello territoriale quanto può incidere?

«Tantissimo» è la risposta di Sabatini che prosegue: «Molto di più di quanto si possa pensare e certamente molto di più di quanto abbia letto in queste giornate. E’ un ruolo molto impattante sul territorio e dipenderà anche da come viene svolto. La mia intenzione è svolgerlo al massimo delle mie capacità, competenze e nel massimo delle prerogative possibili».

Nelle settimane che hanno preceduto la formazione della giunta si era parlato anche dell’ipotesi di nominare dei sottosegretari.

«Per ora non è attuale - spiega Daniele Sabatini - perché non è prevista dallo Statuto. Mi sembra un’ipotesi interessante perché molte altre Regioni hanno anche i sottosegretari, però a due giorni dall’insediamento del consiglio, e dato che la questione richiede modifiche statutarie, non mi pare attuabile nell'immediato».

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