CERVETERI - «Il filo conduttore è sempre lo stesso: non ci sono motivi reali per una crisi così profonda». Lo dice a chiare lettere il sindaco Elena Gubetti che a una settimana dall’uscita dalla maggioranza di Governo civico e Cerveteri democratica cerca di tirare le somme di quanto sia accaduto per provare a «ricucire» un rapporto così da portare a termine il mandato con una squadra unita e senza screzi al suo interno. Una crisi apertasi circa tre mesi fa, come aveva spiegato il coordinatore di Governo Civico ed ex sindaco Alessio Pascucci, durante ai quali è stato chiesto anche un azzeramento della Giunta per poter ripartire.

Una richiesta «irricevibile» per Gubetti «se non motivata». «Bisogna avere il coraggio di dire che cosa non ha funzionato», prosegue ancora il primo cittadino(nell’intervista rilasciata a News&Coffee sul canale Facebook e Youtube di Civonline.it) ripercorrendo la cronistoria dei fatti, dove a «sottrarsi al dialogo» sarebbero stati gli esponenti dei due gruppi “dissidenti”: «Al secondo tavolo di maggioranza - spiega il sindaco - si sono alzati e andati via».
Ora, mentre la città prova a cercare di capire quali saranno le sue sorti (
«un commissariamento sarebbe una iattura» dice ancora Gubetti), la macchina amministrativa dovrà comunque andare avanti e dovrà farlo, almeno per il momento, con due assessori in meno: quello ai Lavori pubblici e quello alle Politiche sociali. Due deleghe non di poco conto che almeno per il momento Gubetti ha deciso di mantenere per sé. «Spero in una ricucitura e che insieme si possa decidere chi andrà a rimpiazzare il posto dei due assessori uscenti». Il primo cittadino etrusco, insomma, si aspetta «un lavoro di squadra», anche se ora chi ha deciso di abbandonare la nave, lasciandola «in difficoltà» «se ne deve assumere la responsabilità». Una «realtà distopica» quella che Gubetti si trova a vivere in questi giorni dove tra i vari impegni da portare avanti c’è anche da sciogliere una matassa che giorno dopo giorno rischia di ingarbugliarsi sempre di più.

«Torniamo a un dialogo costruttivo», prosegue ancora tornando a lanciare l’appello ai dissidenti, perché «dal confronto leale si può ricostruire».
“Rispedito al mittente” anche l’
aut aut di Pascucci («in maggioranza o cè Azione o c’è Governo civico»): «Se il dialogo deve essere costruttivo bisogna trovare i punti che ci uniscono e non quelli che ci dividono». La strada, insomma, sembra lunga e tortuosa. Se da un lato infatti i due gruppi, per bocca dell’ex sindaco, hanno assicurato non solo un appoggio esterno ma anche la mancata intenzione, da parte loro, di portare in consiglio la mozione di sfiducia - che aprirebbe le porte al commissario prefettizio - ora però bisogna trovare il modo di rimettersi in carreggiata per portare a termine il lavoro che i cittadini hanno affidato loro due anni fa. «Abbiamo tante scadenze - conclude il sindaco - A fine mese prenderà il via il cantiere sul lungomare. A breve inaugureremo il primo dei cinque parchi del progetto di rigenerazione urbana, saranno effettuate 12 nuove assunzioni in Comune, inaugureremo la ciclo officina a Marina di Cerveteri». Insomma tanti cantieri chiusi «in due anni». Per Gubetti uno degli «obiettivi» portati a termine.

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