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CIVITAVECCHIA – «La revoca della concessione alla Lamer da parte del Comune di Civitavecchia, del terreno sul quale sarebbe dovuto sorgere il biodigestore dei rifiuti, rappresenta il positivo risultato delle battaglie condotte da un ampio movimento che ci ha visto, assieme ad altri partiti ed associazioni, partecipi e protagonisti». Anche il Pd interviene alla luce della recente novità sulla decadenza della concessione.
«Vogliamo però segnalare che il nostro Partito e il suo Gruppo consiliare avevano già indicato lo scorso anno, in maniera netta, che questa poteva essere la strada da intraprendere e che forse poteva addirittura essere perseguita quando l’idea di progetto si era affacciato alla città ed aveva mosso i primi passi autorizzativi presso gli uffici regionali – hanno spiegato – non siamo stati ascoltati anche perché i nostri amministratori, in quel dato periodo, hanno forse pensato di speculare qualche facile consenso politico indicando un nemico esterno, invece che assumersi la responsabilità diretta di trovare le migliori soluzioni. Ora si è fatto, anche se in ritardo, e ne siamo lieti. Pazienza se ancora oggi qualcuno preferisca la sterile propaganda, tuttavia rimane la questione aperta di come affrontare in maniera efficace e responsabile il tema della chiusura del ciclo di raccolta e trattamento dei rifiuti. Torniamo a proporre il metodo che a noi sembra più adeguato alla individuazione delle concrete soluzioni; è quello della partecipazione e della condivisione. In particolare, nello specifico, a noi sembra essenziale un pieno coinvolgimento dei Comuni limitrofi – hanno concluso dal Pd – in modo da individuare scegliendo insieme, in piena consapevolezza, le soluzioni più sostenibili, in ragione delle tecnologie applicate, della dimensione degli impianti e della loro allocazione».