LADISPOLI - Anche nella città balneare arriva l'appello all'astensionismo per il referendum in programma l'8 e il 9 giugno prossimo. «Non si tratta di disinteresse o apatia - spiegano dal circolo locale di FdI - ma di una scelta ponderata, un messaggio preciso che può avere un peso politico significativo. I referendum abrogativi in Italia, per essere validi, richiedono il raggiungimento di un "quorum": deve andare a votare la maggioranza degli aventi diritto (50% più uno). Se il quorum non viene raggiunto, i referendum non hanno effetto, indipendentemente dal numero di voti "sì" o "no". Quindi anche se i "si"sono maggiori dei " no", se non si raggiunge il quorum il referendum non avrà effetto. La destra italiana, non volendo l'abrogazione delle norme proposte, punta all'astensione per evitare il raggiungimento del quorum e, di conseguenza, il fallimento dei referendum stessi. L'astensione diventa quindi una scelta politica attiva per bloccare la modifica delle leggi poiché queste abrogazioni senza dubbio andrebbero a danneggiare la flessibilità del mercato del lavoro, la competitività delle imprese e aumenterebbero eccessivamente l'estensione dei diritti di cittadinanza». «Promuovere l'astensione al referendum - concludono dal direttivo FdI - è una strategia legittima in Italia perché scegliere di astenersi non è un atto di rassegnazione, non significa non far sentire la propria voce, ma al contrario é una forma di partecipazione critica e un messaggio chiaro al mondo politico».

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