PHOTO
MONTEFIASCONE - «Come presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia, ritengo doveroso intervenire pubblicamente su quanto sta accadendo con lo sportello anagrafe del nostro Comune, chiuso per ben 9 giorni consecutivi. Un fatto grave, anomalo e lesivo dei diritti dei cittadini, che merita chiarezza immediata e una decisa assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione comunale». Lo afferma, in una nota, Mirko Zuffi, che spiega: «In assenza di calamità naturali, emergenze sanitarie o motivazioni eccezionali e documentate, la chiusura di un ufficio anagrafe per oltre una settimana è del tutto inaccettabile. Notiamo con disprezzo che l’incapacità di organizzarsi continua come negli anni precedenti. Ricordiamo che i servizi anagrafici rientrano tra i servizi pubblici essenziali, come stabilito dalla Legge n. 146/1990, e pertanto devono essere garantiti in modo continuativo, soprattutto per quanto riguarda il rilascio di certificati, cambi di residenza, documenti per motivi sanitari o amministrativi urgenti. Il principio di continuità amministrativa è sancito dall’art. 97 della Costituzione, che impone alla Pubblica Amministrazione di operare nel rispetto del buon andamento e dell’imparzialità. Una chiusura prolungata, senza adeguata comunicazione o soluzioni alternative, viola tali principi fondamentali e mette in difficoltà famiglie, lavoratori, studenti, anziani. Inoltre - aggiunge Zuffi - la normativa sulla trasparenza e il diritto di accesso ai servizi pubblici (D.lgs. 33/2013) tutela i cittadini nei confronti di disservizi come quello attuale, che può costituire una vera e propria interruzione di pubblico servizio, con conseguenti responsabilità amministrative e contabili da parte dei responsabili». Fratelli d’Italia Montefiascone, in particolare, chiede: spiegazioni ufficiali da parte del sindaco e della giunta sui motivi della chiusura prolungata; la riapertura immediata e l’attivazione di un piano per garantire la continuità del servizio; e l’individuazione di responsabilità politiche e gestionali su questa interruzione ingiustificata. «Invitiamo inoltre i cittadini che abbiano subito danni o disagi documentabili (es. mancata iscrizione scolastica, visite sanitarie posticipate, impossibilità a presentare documenti presso altri enti) a segnalare il caso al Difensore Civico Regionale o alla Prefettura, oppure a rivolgersi direttamente al nostro circolo per un supporto legale e amministrativo. Lo Stato e le istituzioni locali devono servire i cittadini, non abbandonarli davanti a un portone chiuso», conclude Zuffi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA