CIVITAVECCHIA – Coro di no sulla possibile fusione degli istituti Stendhal e Calamatta nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico regionale. M5S, AVS e Demos criticano duramente la proposta, definendola “un grave attacco al diritto allo studio” e “una scelta miope che abbandona studenti, famiglie e operatori scolastici”. Secondo i due schieramenti, l’accorpamento rischia di compromettere la qualità educativa, aumentando i disagi organizzativi e riducendo l’autonomia delle scuole.

AVS E DEMOS – «L’Istituto Stendhal e l’Istituto Calamatta di Civitavecchia rappresentano due realtà scolastiche ben radicate nel territorio, con una propria specificità educativa e didattica; entrambi gli istituti svolgono un ruolo fondamentale nell’offerta formativa locale, rispondendo alle esigenze di studenti e famiglie e contribuendo al tessuto sociale e culturale della città. Le proposte di accorpamento tra istituti scolastici, spesso motivate da esigenze di razionalizzazione economica o organizzativa, possono comportare significativi disagi per studenti, famiglie, docenti e personale ATA, oltre a rischiare una perdita di identità e qualità educativa: l’accorpamento potrebbe causare sovraccarico gestionale e amministrativo, penalizzando entrambe le realtà scolastiche senza contare una riduzione dell’autonomia degli istituti che potrebbe compromettere la capacità di rispondere in modo mirato alle necessità educative degli studenti e delle studentesse e ai bisogni formativi del territorio. Non risulta infatti nemmeno essere stata svolta un’adeguata consultazione con le parti interessate, quali il corpo docente, gli studenti, le famiglie e le autorità locali. Riteniamo assolutamente necessario preservare l’identità e l’autonomia di entrambi gli istituti per garantire un’offerta formativa diversificata e di qualità. È necessario invece che qualsiasi intervento che coinvolga le istituzioni scolastiche debba essere pianificato in modo condiviso e partecipato, con il coinvolgimento delle comunità scolastiche e locali. Esprimiamo quindi la nostra più ferma contrarietà all’accorpamento dell’Istituto Stendhal e dell’Istituto Calamatta di Civitavecchia e ci rivolgiamo anche alla Consigliera regionale Emanuela Mari: è così che tutela gli interessi della sua città? Distruggendo due scuole in un colpo solo? Chiediamo che si istituisca subito un tavolo di confronto con la Regione Lazio e Città Metropolitana, le dirigenze scolastiche, i rappresentanti degli studenti, le famiglie e le parti sociali, per salvaguardare l’autonomia e l’identità di entrambe le scuole».

M5S – «Siamo profondamente colpiti dalla scelta di Regione, Città Metropolitana e URS Lazio di fondere due Istituti formativi come quelli di Stendhal e Calamatta. Due grandi eccellenze del nostro territorio con programmi ed utenza ben distinti. Il dimensionamento scolastico non può non tenere conto delle offerte formative dei due istituti, dei loro progetti, degli studenti e le loro famiglie, del personale docente e ATA. Il piano di accorpamento 2025/2026 è un grave attacco al diritto allo studio ed ignora le esigenze della comunità,è una scelta miope che abbandona studenti, famiglie ed operatori scolastici. La scuola pubblica non può subire ancora tagli. Come gruppo territoriale 5 Stelle Civitavecchia chiediamo all'amministrazione Rocca di porre l'istruzione pubblica al centro del sue politiche per garantire pari opportunità e coesione sociale».

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