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La città di Civitavecchia e la comunità politica della destra perdono oggi un uomo onesto, coerente e profondamente legato al suo territorio: Claudio La Camera. La sua scomparsa, avvenuta ieri sera dopo una lunga malattia, lascia un vuoto che non sarà facile colmare.
Persona corretta, mai sopra le righe, sempre disponibile al confronto leale, Claudio è stato per decenni un punto di riferimento per la destra cittadina. La sua coerenza e la sua integrità lo hanno reso una figura stimata anche al di fuori del perimetro politico di appartenenza.
Consigliere comunale di Alleanza Nazionale, poi nel Pdl e infine in Fratelli d’Italia, lo scorso anno era tornato in campo dopo l’affacciarsi della malattia ed aveva raccolto alle ultime elezioni un importante consenso personale: se la coalizione avesse prevalso al ballottaggio, sarebbe tornato a rappresentare i cittadini in Consiglio comunale. Segno della fiducia e del rispetto che sapeva conquistare sul campo, con il lavoro quotidiano e con la vicinanza alla comunità.
La sua “taverna dell’amicizia” è stata per anni un luogo simbolico, in cui ritrovare unità e armonia nei momenti di difficoltà, sempre con lo spirito costruttivo di chi credeva fermamente nella necessità di tenere insieme, e non di dividere. Un patrimonio umano e politico che resterà nella memoria di chi ha condiviso con lui un lungo percorso.
Claudio è stato anche stretto collaboratore e vero amico della senatrice Mafalda Molinari, alla quale è rimasto legato da un rapporto di profonda fiducia e stima, condiviso da quanti avevano il privilegio di appellarla e conoscerla come “la Signorina”. Un legame umano e politico, poi esteso a tutta la famiglia Molinari, che ha segnato la sua lunga militanza e che testimonia il suo attaccamento ai valori, la sua correttezza e la sua lealtà, qualità rara e preziosa.
Civitavecchiese autentico, appassionato della storia e delle vicende della sua città, Claudio ha creduto fino alla fine nei valori e nell’identità di una destra moderna, rappresentata oggi da Giorgia Meloni, senza mai rinnegare le proprie radici. Non è un caso se la sua ultima battaglia, che purtroppo non ha potuto portare avanti fino in fondo, è stata quella per l’istituzione della Provincia di Civitavecchia: un impegno che sintetizza bene il suo legame con la città e con il territorio.
Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il cordoglio più sincero. A Claudio La Camera, Patriota vero, che la terra sia lieve.