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LADISPOLI - «La variante al Prg va cancellata». A dirlo senza mezzi termini è il comitato tutela natura e cultura litorale nord che nelle settimane scorse ha avviato, insieme alle altre associazioni del territorio, una raccolta firme per fermare la realizzazione del glamping approvato dalla giunta di Cerveteri, la realizzazione di un distributore di benzina e la variante al Prg approvata dal comune di Ladispoli. Ad oggi sono 1250 le firme dei cittadini che hanno deciso di opporsi ai progetti.
IL NO AL PROGETTO DI LADISPOLI
«La città di Ladispoli è cresciuta molto negli ultimi 20 anni con uno sviluppo urbanistico non armonioso del territorio e carente di investimenti sui servizi, mobilità, variante, parcheggi e non meno importante, opere pubbliche, tra cui il sistema fognario e il depuratore. Per questo motivo – spiegano dal comitato – esprimiamo il nostro “no” alla variante. È un “no” perché questa variante intende portare in una città ormai congestionata e trascurata dall'amministrazione, ulteriori 9mila abitanti di cui la metà in prossimità della palude di Torre Flavia, che è un'area protetta molto delicata che si serve dei terreni su cui si vorrebbe costruire senza alcun investimento serio sulle opere pubbliche menzionate». Per il comitato con la variante approvata dall'amministrazione ladispolana, a rischio ci sarebbe la Palude di Torre Flavia «che verrebbe compromessa in maniera irreparabile», ma anche «la città intera con gravi conseguenze da cui indietro non si può tornare».
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