Roma, 12 feb. (Adnkronos) - Nuovo botta e risposta all'interno della maggioranza sulla questione degli aiuti agli agricoltori. In una intervista a La Stampa il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, definisce "molto buono" il risultato finora ottenuto dal governo, spiegando che è "difficile fare di più". Alla Lega, che chiede di innalzare la soglia dell'esenzione Irpef per gli agricoltori a 30mila euro, il ministro di Fdi risponde che per raggiungere questo obiettivo "bisogna trovare le coperture, bisogna chiedere al ministro Giorgetti... Ci ho parlato venerdì e con la franchigia a 10mila euro, secondo quanto ha detto, viene esonerato il 94% degli imprenditori agricoli. Mi pare già un risultato molto, molto buono". Ciriani poi aggiunge: "Dico anche che noi facciamo parte dello stesso governo, siamo sulla stessa barca ed è importante che si remi nella stessa direzione. Va bene fare annunci, chiedere sempre qualcosa in più... Però alla fine bisogna avere concretezza. Le risorse sono poche e vanno concentrate sulla fascia più debole dell'impresa agricola". Le parole del ministro di Fratelli d'Italia, però, non convincono la Lega, che replica con il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo del partito di Matteo Salvini: "Se non fosse possibile fare di più sull'Irpef agricola, il ministro Ciriani dovrebbe spiegarlo agli agricoltori e non alla Lega. Questa non è una scaramuccia tra noi e i nostri alleati, stiamo solo portando avanti un tema, quello dell'agricoltura, su cui da sempre la Lega ha mostrato sensibilità", afferma Centinaio. "Io - sottolinea in una nota - sono andato a parlare con gli agricoltori nei loro presidi e mi sono reso conto che la stragrande maggioranza vuole avere un'interlocuzione con le Istituzioni. Se riusciamo a dare subito alcune risposte, potremo avviare un dialogo con tutti loro. Se invece diventa una diatriba tra Lega e Fdi, avremo perso tutti e vinceranno le frange più estremiste della protesta", conclude Centinaio.