Milano, 10 giu. (Adnkronos) - "Nel corso di queste ultime settimane e mesi, tanti educatori mi hanno detto che non posso più tornare indietro e devo andare in qualche modo avanti: è facile a dirsi, ma non a farsi. Non posso tornare indietro, potessi darei qualsiasi cosa per farlo". Lo afferma nelle sue dichiarazioni spontanee Alessandro Impagnatiello, alla sbarra a Milano per l'omicidio aggravato della compagna Giulia Tramontano incinta di sette mesi. "Sto ancora tanto lavorando su me stesso, porto avanti meccanicamente la mia esistenza, oggi per me è come se fosse ancora il 27 maggio", anniversario del delitto e giorno in cui l'imputato ha iniziato il suo interrogatorio conclusosi oggi. "E' stato importante esserci in quella data anche simbolica, anche per me stesso. Non so cosa sarà il io futuro e la mia esistenza" aggiunge l'ex barman che nel controesame ha più volte sfoggiato "non so" o "non ricordo" davanti alle richieste di puntualizzazioni di accusa e parti civili.