Roma, 30 set. (Adnkronos) - "Centinaia di carri armati di Netanyahu ammassati al confine con il Libano sono pronti a invadere e a occupare il sud del Paese per spingere Hezbollah a nord del fiume Litani creando una 'fascia di sicurezza' profonda una trentina di chilometri: ciò non garantirà nessuna sicurezza agli abitanti del nord di Israele che rimarranno comunque nel raggio d'azione dei missili di Hezbollah, ma con tutta probabilità provocherà l'intervento in guerra delle milizie iraniane con il rischio di scatenare un conflitto su vasta scala". Lo dichiarano i capigruppo M5S nelle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, il vicepresidente del Movimento Riccardo Ricciardi, il senatore Bruno Marton e il deputato Marco Pellegrini. "Di fronte a tutto questo, mentre nella Striscia di Gaza prosegue senza sosta lo sterminio di civili innocenti, il mondo sta a guardare - aggiungono -: nessuno cerca di fermare la follia bellicista del criminale di guerra Netanyahu. Gli Stati Uniti, che a parole si dicono preoccupati, continuano ad armarlo e lo stesso fa l'Europa e anche l'Italia, che non ha mai interrotto il suo export di armi verso Tel Aviv. Basta parole, serve agire subito, nell'interesse dello stesso popolo israeliano che non ha tratto e non trarrà alcun beneficio dalla furia guerrafondaia del governo Netanyahu". "Per questo torneremo a chiedere a Tajani di interrompere subito ogni tipo di fornitura militare come richiesto dalla risoluzione del Consiglio diritti umani dell'Onu approvata lo scorso 5 aprile. E per questo nella risoluzione parlamentare in vista del Consiglio europeo di ottobre inseriremo un impegno al governo, che ci auguriamo trovi il più ampio sostegno politico, affinché proponga a Bruxelles un embargo europeo sulle armi a Tel Aviv", concludono i pentastellati.