Roma, 27 mag. - (Adnkronos) - Toto-tracce al via per la prima prova scritta di italiano alla maturità 2025. I maturandi continuano a scommettere su DAnnunzio: un all-in rischioso che in passato non ha mai premiato. Riprendono quota, - anche se non hanno ancora raggiunto posizioni di vertice, Montale e Calvino, come anche una traccia sul futuro della Chiesa o sullEuropa. E secondo l'indagine condotta da Skuola.net lIntelligenza artificiale per molti è quasi una certezza. La maturità è come il Conclave: si entra Papa e si esce cardinale. Questa è la sorte che negli ultimi anni è toccata a Gabriele DAnnunzio: costantemente grande favorito della vigilia ma poi sempre ignorato, se non per una comparsa nella prova suppletiva del 2023. Che questanno sia la volta buona? I maturandi continuano a crederci, in modo sempre più intenso. E, perciò, le quotazioni del 'vate' sono alle stelle. Insieme allautore abruzzese ci sono altri due nomi 'pesanti': Luigi Pirandello e Giuseppe Ungaretti. Questi ultimi affetti, tuttavia, dal problema opposto: sono già stati proposti nel 2024. Un bis a distanza ravvicinata è riuscito solo a Dante, che comunque ha dovuto aspettare un anno per ripresentarsi. Improbabile la loro uscita. Sono, però, in risalita dei nomi più probabili, proprio perché mancano da qualche anno, come quelli dei 'due' Italo. Svevo non viene proposto, infatti, dallesame del lontano 2009 e tra i maturandi sta lentamente prendendo piede lipotesi di un suo coinvolgimento nelledizione di questanno: a pensarla così è il 23% dei rispondenti. Sempre in questa categoria, poi, risulterebbe molto apprezzata anche una traccia su Italo Calvino: il quarantesimo anniversario dalla morte dellautore lo porta sul terzo gradino del podio, indicato da 1 studente su 6. Appena sotto troviamo invece Primo Levi che, vista anche la ricorrenza degli 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, dove fu prigioniero, prende sempre più quota come spunto per una delle tracce. Chiaramente il toto-tracce non si limita agli autori, che riguardano solamente due delle sette tracce possibili alla prova scritta di italiano. Altri due spunti riguardano lattualità, con il sempreverde dibattito sullIntelligenza artificiale e la questione sul futuro della Chiesa che, dopo la recente scomparsa di Papa Francesco, entra di prepotenza tra i pronostici dei maturandi. Sulla carta questultima ipotesi è possibile, anche se dobbiamo ricordare che lo scorso anno il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara scelse le tracce a marzo, come lui stesso ha dichiarato a Skuola.net, e quindi questa soluzione, per essere presa in considerazione, richiederebbe una riapertura, comunque concessa, dei processi decisionali oppure che fosse già stata contemplata indipendentemente dalla morte del Pontefice, magari alla luce del suo stato di salute. Lesperienza del passato, però, allontana lo scenario: nel 2005, ad esempio, la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, peraltro, nello stesso periodo dellanno non portò ad una traccia di questo tipo. Ma a quel tempo il plico che conteneva i temi era cartaceo e aveva dei tempi di stampa che andavano rispettati, oggi è digitale e quelle necessità di pianificazione non esistono piùvedremo. Le restanti tre tracce delle sette totali riguardano altri ambiti, ricollegabili alla storia o ai grandi temi del genere umano. In questo caso, cè una triade di grandi temi che sono favoriti e riguardanti il futuro, la pace e la memoria. Una memoria che sicuramente si basa su anniversari 'pesanti' come gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, con le relative implicazioni in termini di fine dei totalitarismi e dei leader che li incarnavano. O come i 75 anni della dichiarazione di Schuman che ha dato il via al processo di unificazione europea. Esaminando le ultime venti maturità, grossomodo un anno ogni due cè una traccia che in qualche modo richiama allEuropa - osserva Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net - e lultima volta è capitato proprio nel 2023, con un testo di Mazzini che auspicava una giovine Italia in una giovine Europa. Quindi il 2025 potrebbe essere lanno buono per un ritorno di questo tema. Ci sono, infine, degli argomenti che restano sempre nelle prime posizioni del totoesame mese dopo mese: la violenza di genere, sia alla luce dei recenti fatti che hanno coinvolto giovani ragazzi sia del protocollo di intesa tra il Mim e la fondazione Giulia Cecchettin, e la guerra nellattuale scenario internazionale, fatta sia di armi che di dazi secondo la visione trumpiana del mondo. Manca poco e scopriremo chi o cosa ci sarà o non ci sarà: in questa categoria sicuramente vanno ascritti Manzoni e Leopardi, gettonatissimi ma improbabili come protagonisti di una proposta di analisi del testo che li riguardi, visto che lultima riforma della maturità parla di opere prodotte nel post unità dItalia. Sarebbe una gran sorpresa come quella di Dante, avvenuta ventanni fa.