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CIVITAVECCHIA – Un caso clinico di particolare complessità è stato recentemente affrontato con successo dall’équipe di chirurgia dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, diretta dal dottor Pasquale Lepiane. Protagonista un uomo di 71 anni, noto ristoratore cittadino, giunto all’osservazione per una neoplasia del sigma-retto. Durante il percorso diagnostico è emersa una seconda neoplasia, al rene destro. La doppia diagnosi ha richiesto una pianificazione meticolosa e una strategia chirurgica in due tempi, nel rispetto delle condizioni generali del paziente, già cardiopatico, diabetico e in terapia anticoagulante. Una strategia messa in atto per garantire al paziente la massima salvaguardia, anche grazie alle rassicurazioni arrivate dopo gli accertamenti diagnostici che hanno permesso di escludere la presenza di ulteriori metastasi.
«Si è trattato di un approccio personalizzato – ha spiegato Lepiane – che ci ha permesso di evitare rischi elevati». In centri maggiori, infatti, si sarebbe potuto optare per una chirurgia combinata, esponendo però il paziente a possibili complicanze importanti. Si è scelta, quindi, la strada della cautela preferendo un doppio intervento per permettere di ridurre al minimo i rischi per l'uomo.
Il primo intervento, eseguito a dicembre 2024, ha riguardato la resezione colorettale per via laparoscopica. Il decorso post-operatorio è stato eccellente: il paziente è tornato a casa dopo appena sette giorni, senza necessità del confezionamento di stomia. Un risultato particolarmente apprezzato dallo stesso paziente, che ha potuto affrontare con maggiore serenità il secondo step.
Dopo alcuni mesi di recupero, il paziente è stato sottoposto a nefrectomia destra, l'asportazione del rene, anch’essa per via laparoscopica, dopo una scintigrafia renale che ha confermato la funzionalità del rene controlaterale. Anche in questo caso, la procedura si è conclusa senza complicanze. Gli esiti istologici hanno confermato che entrambi i tumori erano localizzati e non è stato necessario alcun trattamento aggiuntivo.
A distinguere l’intervento è stato anche il coordinamento multidisciplinare con l’oncologia, in particolare con la dottoressa Gentilina De Biasio, e il lavoro di anestesia guidato, nella prima fase, dalla dottoressa Daniela Grandino e, nella seconda, dal dottor Pedicino. A supporto in sala operatoria il dottor De Carlo, il giovane specializzando Diddoro e il personale di sala – nei due interventi - Fanali, Costanzo, Corrente, Nati, Focone, Abi, Oros, Agostini, Ricci, Regnani e Giorgio.
Il paziente ha scelto consapevolmente di rimanere a Civitavecchia per affrontare le sue problematiche oncologiche, potendo contare sulla vicinanza della famiglia e sulla professionalità del personale del nosocomio cittadino. Il caso rappresenta un’ulteriore conferma della qualità della chirurgia maggiore che è oggi possibile effettuare presso l’ospedale San Paolo. Un risultato che rafforza il ruolo della struttura e della direzione di Pasquale Lepiane come punto di riferimento per la sanità del territorio, anche grazie alla capacità di affrontare casi complessi con una strategia multidisciplinare cucita sul paziente.
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